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Ex Configliachi, al via i lavori. Diventerà polo di studio e cultura
Arcella Proseguono gli interventi che stanno cambiando il volto del più popoloso quartiere di Padova. Tocca all’ex istituto di via Reni
MosaicoArcella Proseguono gli interventi che stanno cambiando il volto del più popoloso quartiere di Padova. Tocca all’ex istituto di via Reni
Il “cantiere Arcella” non si ferma, in particolare nella zona nord. Dopo l’inaugurazione del parco. Ongaro Basaglia davanti alla chiesa di San Carlo, dove è stato temporaneamente spostato il mercato settimanale del martedì causa l’avvio della riqualificazione dell’antistante piazzale Azzurri d’Italia, che prevede anche l’edificazione di un nuovo stabile a uso civico al posto della palazzina ex Coni, chiamato Du30, ora tocca a un nuovo intervento. Stavolta a essere coinvolto è, poche centinaia di metri più a nord, l’ex istituto Configliachi, che affaccia su via Reni e su piazza Nichetti, ovvero quella antistante la chiesa parrocchiale di San Gregorio Barbarigo e l’omonima fermata del tram padovano. Questo intervento era atteso da anni ma ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi. Il complesso era balzato alle cronache quest’inverno per la morte di tre senza dimora tunisini che vi avevano trovato riparo abusivo per la notte, intossicati dalle esalazioni di monossido di carbonio. L’iter per il recupero del sito, che si trova da molti anni in stato di avanzato degrado, era però già avviato anche se non era ancora stata definita la sua nuova destinazione: diventerà un centro civico e di studio, con una scuola di formazione di alta cucina e spazi per esposizioni, aule e altro ancora. A differenza della palazzina ex Coni di piazzale Azzurri d’Italia, l’ex Configliachi non sarà abbattuto ma ristrutturato. L’edificio – secondo notizie raccolte da Enrico Pietrogrande e pubblicate sulla rivista Padova e il suo territorio (n. 194, anno 2018) – si deve al progetto dell’ingegner Alberto Gargnani, che alla fine degli anni Trenta lo realizzò nel luogo di una preesistente costruzione, una villa dalla planimetria tipicamente veneta, che “venne avvolta nella nuova struttura del Configliachi come all’interno di un involucro”. Committente era l’Istituto Configliachi, scuola per minorati della vista costituito già nel 1838 per iniziativa dell’abate Luigi Configliachi, nella cui casa ebbe prima sede, e di Martino Steer, entrambi professori universitari. All’epoca era presidente il prof. Antonio Perissinotto. I lavori in avvio in questi giorni, la cui chiusura è attesa entro la fine del 2025, prevedono la chiusura di parte di piazza Nichetti, in particolare della via che costeggia l’edificio. Verrà realizzata una redistribuzione degli spazi che, secondo quanto prospettato dall’assessore comunale alla Cultura Andrea Colasio, vedrà al piano terra ambienti per esposizioni e per le arti visive, mentre al piano primo vi saranno aule per eventi e musicali, nonché per la scuola di cucina affidata a F&De Group, azienda che ha già in gestione il Caffè Pedrocchi e che gestirà il ristorante in piazzale Azzurri d’Italia, nell’edificio eretto al posto della palazzina ex Coni. Tra le caratteristiche, il nuovo Configliachi sarà a consumo quasi zero grazie alla dotazione di pannelli solari e impianto geotermico.
Secondo quanto prospettato dall’assessore Andrea Colasio, il nuovo Configliachi vedrà al piano terra ambienti per esposizioni e per le arti visive, mentre al piano primo vi saranno aule per eventi e anche musicali, nonché per la scuola di cucina affidata a F&De Group, che gestirà il ristorante in piazzale Azzurri d’Italia, nella palazzina ex Coni.