In questo Ferragosto, segnato dal caldo e dalle città svuotate, in Italia non mancano le iniziative di solidarietà per chi vive in strada, è anziano e solo o si trova in condizioni di forte precarietà. Diverse realtà religiose e laiche scelgono di restare accanto ai più fragili, trasformando il 15 agosto in un giorno di accoglienza e condivisione. Ad esempio a Milano, l’Opera Cardinal Ferrari rinnova il tradizionale “Grande Pranzo di Ferragosto”, ospitando oltre 200 persone senza dimora e in grave difficoltà. La giornata inizia con la messa delle ore 11 e, a seguire, un pranzo speciale preparato da una ventina di volontari. L’evento è possibile anche grazie al sostegno di Lidl Italia, partner storico dell’Opera, che fornisce parte delle derrate alimentari.
“Ferragosto è un giorno di festa per tutti, anche per chi vive situazioni difficili – sottolineano dall’Opera – La nostra mensa è un luogo dove nessuno si sente solo”.
Sempre nel capoluogo lombardo, ma in un contesto diverso, la Comunità di Sant’Egidio organizza una festa comunitaria al centro Living Together, nel quartiere Corvetto, riunendo anziani soli, famiglie italiane e straniere, migranti e giovani per la pace.
“L’obiettivo – spiegano – è rompere l’isolamento e costruire legami di amicizia”.
Il “Ferragosto della solidarietà” di Sant’Egidio non si ferma a Milano: in decine di città italiane – da Roma a Genova, da Napoli a Padova – volontari e amici della Comunità propongono pranzi, anguriate e momenti di incontro in piazze, mense, centri di accoglienza e persino nelle carceri, come Rebibbia e Regina Coeli.
“Non è solo un pasto – osservano – ma un’occasione per dire a chi è ai margini che non è dimenticato”.
Ad Aversa, la Caritas diocesana vive la festa dell’Assunta con una messa alle ore 10, seguita da un pranzo comunitario nella mensa diocesana. L’iniziativa, semplice ma significativa, è rivolta a chi resta in città e ha bisogno di un momento di calore umano e condivisione. Anche a Roma, per il quarto anno consecutivo, Roma Capitale offre un’occasione per stare in compagnia a chi è rimasto solo in città. Grazie alla collaborazione tra l’assessorato alle Politiche sociali e alla salute e i municipi, sono pronti 3100 pasti gratuiti presso Csaq – Case sociali delle persone anziane e del quartiere – ma anche parrocchie del territorio e associazioni. Il menù prevede: cannelloni di ricotta e spinaci, pollo con i peperoni, crostata e anguria e anche una variante per celiaci. Queste sono solo alcune delle esperienze che raccontano un’Italia che, anche nel cuore dell’estate, non dimentica i più fragili. Sono gesti che uniscono credenti e laici, volontari e cittadini comuni, nel segno di una solidarietà concreta e quotidiana.
“Ferragosto – ricorda un volontario di Sant’Egidio – è il momento in cui molti si sentono più soli: per questo, per noi, diventa la festa dell’incontro”.
In un tempo segnato da nuove povertà e da un crescente isolamento sociale, aprire una mensa, organizzare una tavolata o una cocomerata non è un gesto marginale, ma un atto di resistenza civile e di testimonianza evangelica. È un modo per dire che, anche in estate, il bene comune si costruisce partendo da chi è più fragile.