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Festa dei nonni. Un gene da coltivare, è quello della solidarietà
È quello della solidarietà e dell’altruismo che due nonne volontarie s’impegnano ogni giorno a far crescere anche nei loro amati nipoti
MosaicoÈ quello della solidarietà e dell’altruismo che due nonne volontarie s’impegnano ogni giorno a far crescere anche nei loro amati nipoti
Nonni e nipoti, un rapporto speciale, ricco di affetto e generosità. E ancor più speciale quando la nonna è una volontaria. Raccontano questa complicità due nonne volontarie, “colleghe” attive per l’associazione Volontari amici degli anziani (Vada) Civita Vitae, impegnata all’Oic di Padova. L’esperienza di nonna di Annamaria Mascellari l’ha portata a gestire una bella storia inclusiva: «Ho due figlie e tre nipoti, Giada, Luca e Isaac, tutti tra gli 8 e i 10 anni. Isaac è peruviano ed è entrato nella nostra famiglia a 4 anni. È stato un percorso difficile perché non è facile riuscire ad adottare i bambini stranieri, ma siamo stati ripagati di tutto, perché Isaac è affettuoso e gentile. Non vuole dimenticare le sue radici e noi lo aiutiamo in questo. Siamo stati fortunati. I miei nipoti sono affiatati e il rapporto che abbiamo è stretto e con loro ci raccontiamo le nostre giornate. Sanno che sono una volontaria, che vado “a tenere i vecchietti” e per questo mi chiamano “nonna vecchietta”. Io racconto loro che essere una volontaria è un’azione molto utile e mi pare siano attenti a questo». Anche Annapia Farina è volontaria Vada, è la nonna di Leonardo e Riccardo – 9 e 13 anni – e racconta: «Diventare nonna mi ha dato una grandissima gioia quasi più che diventare mamma. Quella con i miei nipoti è una relazione profonda che cambia con la loro età, con la loro crescita, ma che resta sempre forte. Con loro condivido le esperienze di volontariato che vivo perché voglio che capiscano che quando doni, non dai qualcosa a qualcuno, ma ricevi molto. Insegno a non essere egoisti e vedo che nei loro comportamenti quotidiani questo è realtà: sono simpatici e generosi. Sanno che è importante aiutare chi ha bisogno, ma, secondo me, questo non viene recepito solo dall’esempio anche se, naturalmente, l’esempio che noi adulti, e in particolare noi familiari, diamo con il nostro comportamento è importante. Credo che che nel nostro Dna ci sia il gene dell’altruismo, della bontà e che questo ci faccia essere generosi e volontari. Aiutare chi ha bisogno e mettersi in gioco con il volontariato quindi “viene da sé”, è un talento che abbiamo e dobbiamo coltivare».
Ma sono le parole di papa Francesco dette in occasione della Festa dei nonni e degli anziani a risuonare negli orecchiascoltando le esperienze dei nonni che si realizzano anche nel volontariato: «Oggi è il tempo di tenere sulle nostre ginocchia, con l’aiuto concreto o anche solo con la preghiera, insieme ai nostri, quei tanti nipoti impauriti che non abbiamo ancora conosciuto e che magari fuggono dalla guerra o soffrono per essa… Molti di noi hanno maturato una saggia e umile consapevolezza, di cui il mondo ha tanto bisogno: non ci si salva da soli, la felicità è un pane che si mangia insieme… Tutti, anche i più deboli, possono farlo. Il nostro stesso lasciarci accudire, spesso da persone che provengono da altri Paesi, è un modo per dire che vivere insieme non solo è possibile, ma necessario. Care nonne e cari nonni, care anziane e cari anziani, in questo nostro mondo siamo chiamati a essere artefici della rivoluzione della tenerezza!».

Nel nostro Paese la festa dei nonni è stata istituita come ricorrenza civile per il giorno 2 ottobre di ogni anno con la legge n. 159 del 31 luglio 2005, «quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale». L’obiettivo della festa è anche rinforzare il legame tra le generazioni e combattere la solitudine nell’età anziana.
La Festa dei nonni è una ricorrenza civile diffusa in vari Paesi. In Italia ricorre il 2 ottobre, giornata degli angeli custodi, ma nella tradizione cattolica i patroni dei nonni sono i santi Gioacchino e Anna, genitori di Maria e nonni di Gesù, celebrati il 26 luglio. Papa Francesco ha stabilito che ogni quarta domenica di luglio la Chiesa festeggi la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani.