Mosaico
Franco Basaglia. La mostra a 100 anni dalla nascita
Franco Basaglia L’Università di Padova omaggia il grande psichiatra veneziano con una mostra bibliografica diffusa. Restituì ai ”matti” la dignità di persone
MosaicoFranco Basaglia L’Università di Padova omaggia il grande psichiatra veneziano con una mostra bibliografica diffusa. Restituì ai ”matti” la dignità di persone
Una mostra bibliografica per ricordare la figura di Franco Basaglia a cento anni dalla nascita. È la proposta dell’Università di Padova che da mercoledì 13 marzo, in tre biblioteche dell’Ateneo, ha allestito alcuni volumi, video e podcast che consentiranno ai visitatori di conoscere più a fondo la figura dello psichiatra veneto che ha rivoluzionato il concetto di cura dei pazienti affetti da disturbi mentali. Nato a Venezia l’11 marzo 1924, Franco Basaglia sosteneva che i pazienti psichiatrici dovessero essere trattati in comunità piuttosto che in strutture istituzionali e ha promosso un approccio più umano e inclusivo. Egli ebbe modo di adottare i suoi metodi alternativi, già a partire dal 1961, quando diresse l’ospedale psichiatrico di Gorizia: fu abolito ogni strumento di contenzione e si iniziò a trattare i “matti” come persone comuni, restituendo loro una dignità anche grazie a un rapporto più umano tra personale sanitario e pazienti. Malgrado le molte critiche, le sue idee iniziarono a fare breccia nel sistema consolidato da decenni, arrivando a scardinarlo con la famosa legge “Basaglia” del 1978. Proposta dal democristiano Bruno Orsini, la norma prese il nome dello psichiatra veneziano per il suo contributo determinante e rivoluzionario che negli anni successivi portò alla chiusura dei manicomi. Ancora prima che la legge venisse approvata, il lavoro, gli studi e la “missione” di Basaglia si intrecciarono con la città di Padova. In zona Brusegana è infatti ancora oggi esistente la vecchia struttura che ospitava l’Ospedale psichiatrico provinciale, aperto nel 1907 e rimasto in funzione fino al 1996, quando venne definitivamente chiuso e riconvertito nell’attuale sede Ulss. Tra il 1971 e il 1989 il manicomio fu diretto dal prof. Luigi Massignan che mise in campo la visione innovativa di Basaglia che già circolava tra gli psichiatri. Sotto la sua direzione, l’ospedale venne aperto all’esterno e furono introdotti servizi psichiatrici territoriali presso gli ospedali civili della provincia; ai pazienti fu inoltre offerta la possibilità di essere occupati in attività ludiche e laboratori, un modo alternativo e più umano di trascorrere il tempo.
Massignan – reduce dal campo di concentramento di Mauthausen – voleva superare il sistema autoritario dei manicomi che, in una certa misura, gli ricordava la sua tragica esperienza durante la guerra. Le sue idee e quelle di Basaglia trovarono finalmente attuazione con la legge nazionale che ha portato alla progressiva dismissione degli ospedali psichiatrici e all’inglobamento dei servizi nel sistema sanitario nazionale. Lo psichiatra veneziano non fece tuttavia in tempo a vedere nel lungo periodo gli effetti della sua legge: morì nel 1980, ma la sua eredità continua a vivere e a fare scuola. La mostra curata dall’Università di Padova vuole oggi ricordare la sua figura con tre allestimenti: uno è visitabile presso la Biblioteca centrale di Psicologia “Fabio Metelli”, edificio Psico 2 (via Venezia 12/2); il secondo è aperto al pubblico presso la Biblioteca di Filosofia, palazzo del Capitanio (piazza Capitaniato, 3); il terzo è ospitato presso la Biblioteca di Scienze politiche “Ettore Anchieri” in via del Santo, 28. Gli orari di apertura sono quelli delle biblioteche, consultabili nei rispettivi siti. A seguire, il 12 aprile alle ore 18, si terrà la videoconferenza: “La Metelli incontra… Franco Basaglia” con Gerardo Favaretto, Marialuisa Menegatto, Paolo Francesco Peloso, Vincenzo Calvo, Massimo Ferrante. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Biblioteca di Psicologia “Fabio Metelli”.
L’iniziativa dell’Università di Padova per ricordare Basaglia è una “mostra bibliografica diffusa” che evidenzia la pluralità delle discipline e delle influenze che il nome di Franco Basaglia evoca: intellettuale italiano tra i più noti al mondo, influenzò la psichiatria e la psicologia ma anche politica, società e filosofia. La Biblioteca di Psicologia espone scritti dell’autore, saggi sulla sua figura ed eredità storica, testi che rinviano ai dibattiti dell’epoca su psichiatria e manicomi. Sono presenti inoltre sitografie, podcast e video relativi a interviste, documentari, presentazioni, dibattiti.
Andrea Benato