Chiesa | DiocesiL’indagine sul futuro restauro della statua del Gattamelata sembra avere dato preziose informazioni, ma anche rassicurazioni sulle sue condizioni di conservazione.
Lo ha dichiarato Luigi Oliva, direttore dell’Istituto centrale per il restauro, intervenuto alla presentazione del dossier sullo studio preliminare dello stato di conservazione del monumento al celebre condottiero. Questo dicono i dati ottenuti, ora base per i futuri approfondimenti, che permettono di guardare con fiducia alla prossima fase di smontaggio dell’opera e di stesura del vero progetto di restauro. Oliva sottolinea come questa operazione non sia importante solo per il recupero di un’opera pilastro della storia dell’arte e della cultura mondiale, ma è anche finalizzato a comprenderne meglio la storia artistica, le modalità di realizzazione, e quindi apprendere nuove conoscenze e scrivere una nuova pagina nella storia del restauro. Non ultima c’è la questione della protezione sismica, che verrà attuata attraverso un basamento antisismico che offra garanzie sulla protezione tanto dai terremoti quanto dalle vibrazioni causate dal traffico veicolare. «I tempi lunghi per questo recupero – ha sottolineato il Soprintendente Abav, Vincenzo Tinè – sono dovuti anche al “peso” storico di questa opera, che consiglia di procedere con cautela e avvalendosi di elevate consulenze scientifiche».
