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Mappe IconMappe | Mappe 23 - Consumo e produzioni responsabili - maggio 2024

martedì 21 Maggio 2024

Gestione dei rifiuti urbani. La differenza è tutta nella differenziata

E anche il turismo in Veneto ha imparato ad adeguarsi

Redazione
Redazione

Risorse, non scarti. Così sono considerati i rifiuti nell’ottica dell’economia circolare, la grande sfida che interpella normativamente le nazioni ma poi concretamente ogni singolo cittadino. Azione basilare è la raccolta differenziata, nella quale l’Italia dimostra progressi utili a mantiene un’interessante posizione nelle classifiche europee: nel 2020, come indicato nel Riciclo in Italia 2023, rapporto della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, l’indice di riciclo si è attestato al 72 per cento contro una media Ue ferma al 53 per cento. Nello stesso anno, il nostro Paese segue solo la Germania per la quantità di rifiuti destinati al riciclo (57,6 milioni di tonnellate) mentre è primo nel rapporto pro capite. Campanello d’allarme, invece – si legge – per il 18,4 per cento del 2021 relativo al tasso di utilizzo circolare di materia (misura il contributo dei materiali riciclati al soddisfacimento della domanda di materie prime): in calo di oltre due punti ma comunque superiore alla media europea (11,7 per cento).

In questo contesto, il Veneto mantiene nel 2022 un ruolo leader nel panorama nazionale per la gestione di rifiuti urbani. Arpav, infatti, conferma l’avviamento al recupero del 76 per cento del raccolto differenziato e una delle produzioni pro capite più basse del Paese, con un 453 chilogrammi per abitante in diminuzione rispetto all’anno precedente. Registrano buoni dati per la differenziata tutti i bacini della Regione – sopra la media nazionale (64 per cento) e tre già oltre l’obiettivo 2030 dell’84 per cento – tranne Verona città, ancora sotto la soglia normativa del 65 per cento e in uno stato di regressione condiviso con Verona Nord e Vicenza. Fondamentale per la svolta sostenibile è la sinergia tra cittadini: «Lo scorso anno Etra ha raggiunto una media di rifiuto riciclato dell’81,1 per cento; una progressione rispetto al passato frutto della buona condotta dei cittadini e di diversi interventi» esordisce il presidente di Etra Flavio Frasson, che ricorda anche come la dotazione di nuovi contenitori per gli oli esausti ne abbia portato a quadruplicare la raccolta, per un riutilizzo soprattutto come biocarburante. Un risultato sulla scia della forte accelerazione nazionale verso il riciclo di oli e grassi animali e vegetali, secondo la Fondazione per lo sviluppo sostenibile in crescita nel 2022 di venti punti percentuali in un anno. Attraverso progetti pilota, inoltre, Etra si è interessata anche al Pvc, sigla che sta per polivinilcloruro, materiale che dopo un processo di frantumazione può essere riciclato, mentre un suo incenerimento per la produzione di energia rilascerebbe in aria fumi dannosi. I risultati ottenuti sono stati presentati alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia: «Tra gennaio 2021 e il 31 luglio 2022 abbiamo selezionato 271 tonnellate di rifiuti in Pvc, frantumati poi in granuli. Oltre ai benefici in termini ambientali, abbiamo così risparmiato economicamente il 40-50 per cento rispetto all’avvio allo smaltimento della stessa quantità di rifiuto» continua Frasson, illustrando come la separazione di questo materiale avvenga nei centri di raccolta di Etra prima della destinazione al recupero in aziende specializzate.

La nuova concezione dei rifiuti come risorse non può non entrare in maniera decisa anche nel comparto turistico, assai importante in Veneto. Il forte flusso turistico – stando ad Arpav – ha attenuato nel 2022 la riduzione della produzione regionale di rifiuti mentre negli anni precedenti ne aumentava la quota giornaliera per abitante di 17,2 chilogrammi. Tra le zone di villeggiatura in cui è maggiore l’impatto turistico sulla popolazione residente c’è la sponda veronese del lago di Garda, dove nel 2022 si è concentrato più del 76 per cento dei visitatori dell’intera provincia, con gli otto Comuni affacciati sullo specchio d’acqua alle prese con la quasi totalità degli arrivi, secondo la Camera di Commercio industria artigianato agricoltura di Verona. Tra le azioni per un turismo consapevole e sostenibile non manca l’impegno di Gardaland, che nel 2023 si è visto assegnare il premio Zero rifiuti di Aenor, uno dei dieci più importanti certificatori internazionali sulla gestione virtuosa dei rifiuti, massimizzando le azioni di prevenzione e di recupero: un risultato frutto dell’impegno dell’intera azienda, come ricordato dal ceo di Gardaland Sabrina de Carvalho: è del 93,4 la percentuale di rifiuti valorizzati nel regno della mascotte Prezzemolo, certificati dopo l’analisi effettuata nel 2022 prendendo in considerazione – si legge nella nota – tutte le tipologie di rifiuti derivati da ristorazione, negozi, officine e uffici dell’intero resort. «Gardaland entra di diritto a far parte del gruppo di grandi aziende che ottengono questa distinzione, è la prima azienda in Italia del settore parco dei divertimenti a ottenerla. Con essa, invia un messaggio forte e chiaro del suo impegno verso le migliori pratiche per recuperare i rifiuti che genera, evitando che vengano smaltiti in discarica progredendo nella strada verso l’economia circolare», ha affermato nell’occasione Pierpaolo Arca, direttore generale di Aenor Italia.

Veneto primo per i “Comuni ricicloni”

Secondo l’edizione 2023 di Comuni ricicloni, il dossier di Legambiente che fa il punto sull’impegno degli italiani e delle singole comunità nella raccolta differenziata e premia le realtà più virtuose, il Veneto è la prima Regione italiana potendo contare su 169 Comuni rifiuti free su 629 su tutta la penisola, cioè quelli in cui la produzione annuale pro capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 chilogrammi. In Veneto sono dunque coinvolti oltre un milione e 300 mila cittadini, quasi il 28 per cento dei cittadini veneti in totale. La Sicilia, in un anno, ha più che raddoppiato il numero di Comuni rifiuti free, ben 23 contro i 9 del 2022; mentre la Sardegna addirittura lo triplica (da dieci a 30). Fanalino di coda la Puglia con una sola amministrazione, Volturino.

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