È una sagra lunga quella di Giarre, dedicata al Cuore immacolato di Maria, dal 13 giugno fino al 29, ma è anche il periodo dell’anno in cui la comunità vive i frutti di un dialogo autentico, tra persone di tutte le età, che collaborano insieme condividendo tempo ed energie per molti mesi allo scopo di dare continuità e vigore alla tradizione. I circa 180 operatori e tra questi tanti giovani, che si prodigano nei vari settori, hanno molto da offrire agli ospiti, e non solo per la famosa cucina e la buona musica, ma anche per i sorisi, l’accoglienza e quel modo di far sentire come a casa che solo le piccole comunità sanno trasmettere.
Hanno iniziato il loro operato con una benedizione solenne alla messa di Pentecoste: «Stiamo lavorando per la comunità parrocchiale che si apre alla comunità civile con un proprio stile, trasmettendo i valori cristiani che si intrecciano con quelli sociali di ascolto, aiuto reciproco, gratuità, condivisione, gioia nel dare e interscambio tra generazioni», è il messaggio di don Alessio Bertesso, che mette in luce come questo momento sia un «modo per sentirsi parte di una realtà, e anche se per il resto dell’anno qualcuno se ne sta un po’ ai margini della parrocchia, la sagra diventa occasione aggregante, dove ognuno può dare il suo pezzetto di competenza con gioia».
Sono molti gli eventi in cartellone: dal teatro all’esibizione della New Esedra skating ai concerti di coverband. E ancora un raduno d’auto d’epoca domenica 22 e in serata l’esibizione dell’associazione Ginnastica 5 cerchi, per finire con lo spettacolo pirotecnico lunedì 23. Per tutto il periodo sono allestite la pesca di beneficenza, i gonfiabili per i piccoli e una mostra sul mondo dei Lego a cura di Padova brick, ma è la cucina la grande protagonista, con la sua tipicità delle tagliatelle fatte a mano oltre agli gnocchi, alle grigliate di carne e il pesce fritto o in insalata. A ciò si aggiunge anche la paninoteca con specialità per “tirar tardi” fino al termine dei concerti. E, a tale proposito, Giarre continuerà a proporre buona musica con la seconda edizione del “Contest la Piazza”, dal 26 al 29 giugno. «Sono state selezionate nove band tra le 27 che si sono presentate – spiega Giovanni Selmin, coordinatore dell’evento assieme a Leonardo Montagnin – È stato un lavoro accurato poiché tutti i testi sono stati visionati e scelti per i loro valori, oltre che per linguaggio rispettoso anche dei principi della cristianità».
Ogni sera sul palco di piazza Liduina Meneguzzi tre band e l’ultima sera sarà dedicata alla sfida fra le tre finaliste. Si alterneranno i Rising from zero, i Novarovia, i Groovemix, Acque Torbide, le Sliding doors, gli Oxygen, Affinity, i Sinnlos e gli Albatros. Durate la sagra, in caso di maltempo, è garantita l’apertura dello stand gastronomico al coperto.