È in corso di svolgimento in Diocesi “25Hope”, il ritiro in preparazione al Giubileo dei giovani, in programma dal 28 luglio al 3 agosto. È un’iniziativa pensata dalla Pastorale dei giovani, che ha previsto un format da adattare a seconda delle esigenze. Abbiamo incontrato alcuni giovani che ci hanno raccontato come è stata l’esperienza. A Vigonza si è svolto lo scorso 25 maggio e ci fa da “guida”, Marco Callegaro, uno degli educatori del gruppo giovani di Azione cattolica: «Ebbene sì, abbiamo vissuto 25 ore in un solo giorno! Per diversi motivi l’esperienza è stata condensata in una sola giornata ma, nonostante ciò, è stata vissuta a pieno in ogni istante». Padroni di casa sono stati i giovani dell’unità pastorale – Vigonza, Codiverno, Peraga, Pionca – ma hanno accolto anche alcuni ragazzi e ragazze provenienti da altre parrocchie della Diocesi, tutti sintonizzati su una stessa lunghezza d’onda chiamata “speranza”. Ancora Marco: «Il gruppo, forte di una trentina di partecipanti, ha vissuto tutti i diversi momenti proposti in un clima positivo, fatto di voglia di condividere, di mettersi in gioco, di scoprire e di scoprirsi, di pregare insieme in preparazione al Giubileo. La mattinata ha ruotato attorno al quadro di Caravaggio sulla chiamata di san Matteo: l’enorme riproduzione preparata (3 x 3 metri) ci ha aiutati a riflettere sulle nostre chiamate e ciò che è per noi la vocazione. Nel pomeriggio, invece, abbiamo potuto incarnare la parola “vocazione” in tre testimoni che con le loro storie ci hanno aiutato a leggere la presenza di Dio nelle nostre vite. Il risvolto più bello della giornata è stato scoprire, nel momento di condivisione finale, come ciascuno fosse stato toccato da qualcosa di diverso nell’arco di “25Hope”».
A Padova, i giovani di Sacro Cuore, Altichiero e Pontevigodarzere si sono incontrati il 5 e 6 aprile. Ce ne parla Giovanni De Agostini, dell’equipe che segue il gruppo. «La cosa che più ci ha segnato è stato il momento della “scrutatio”, che mi piace definire un nuovo modo di pregare con la Parola. Abbiamo proposto al gruppo di circa 25 giovani anche l’adorazione notturna, meglio nelle prime ore del mattino, prima delle lodi, oltre che momenti di preghiera e meditazione sicuramente impegnativi, ai quali, forse, molti dei presenti si sono approcciati per la prima volta». Il 16 e 17 maggio si sono incontrati i giovani anche delle parrocchie di Piovene, Rocchette e Grumello. È stato vissuto «in stile Gmg, con sacco a pelo, consentendoci di immergerci nel clima del Giubileo, che vivremo con il cammino di quattro giorni – racconta Matilde Pozzan, 21 anni – Il gesto del toglierci le scarpe, che è quasi un mettersi a nudo, ci ha aiutato a comprendere che tono ha la voce del Signore per me». Ed aggiunge ancora: «Da questa esperienza abbiamo anche ricavato, ognuno di noi, una lettera motivazionale, che ci accompagnerà nel pellegrinaggio giubilare di fine luglio». I giovani del Conselvano si sono trovati venerdì 16 maggio a Pontecasale, frazione di Candiana, per condividere la sera e la notte, oltre alla giornata di sabato, insieme ad altri giovani provenienti da Stra e Solesino. Michele Stevanin, di Conselve, uno dei partecipanti racconta che «è stata una esperienza intensa, nella quale davvero mi sono sentito protagonista. Una delle cose che più mi ha colpito è stata la lavanda dei piedi, con la quale siamo stati accolti in chiesa subito dopo la cena e la prima della meditazione. Da quel momento e per tutta la “25Hope”, ho sentito in modo molto forte il senso del servizio reciproco tra fratelli, che poi abbiamo potuto vedere confermato anche con le testimonianze ascoltate il giorno dopo».