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Guardando a Santa Marta, per non perdere ciò che è importante
Marta, la donna del Vangelo che accoglie nella sua casa Gesù che “amava Marta e sua sorella e Lazzaro” (Gv 11,5), ci fa vedere plasticamente come viviamo a volte quando siamo presi da mille cose e trascuriamo le persone. Responsabile di tutto l’andamento della casa, ella si preoccupa di onorare l’ospite, di programmare tutto, perché non manchi nulla al Maestro. Non si ferma, non rimane di fronte a lui per incontrare lo sguardo, sembra ignorare la sua presenza reale, anche se si adopera con ansia per preparare il pasto. Si identifica con il suo ruolo, non si lascia guidare dal senso della sua vita che orienta tutti i momenti dell’esistenza. Ha bisogno di essere riconosciuta perfetta, perché non riconosce che l’essere umano ha in dotazione anche le fragilità