«La visita del vescovo Claudio è sempre un’occasione preziosa. Ci aiuta a ripensare ciò che stiamo facendo, a riguardarlo con occhi nuovi e a condividerlo con la nostra Chiesa di origine». Così don Nicola De Guio, missionario fidei donum ad Adaba, in Etiopia, introduce il viaggio di mons. Cipolla. In vista dell’incontro, i missionari – don Nicola, don Stefano Ferraretto e Ilaria Scocco – hanno aggiornato un documento redatto tempo fa per il consiglio presbiterale. «Sentivamo il bisogno di mettere nero su bianco ciò che è cambiato, ciò che si è trasformato nel nostro servizio. Farlo insieme è stato il primo modo per prepararci alla visita». Uno dei temi più sentiti è quello della pluralità delle presenze. «Non siamo solo noi due preti – spiega don Nicola – ma in questi anni abbiamo condiviso il cammino anche con Ilaria, che ora sta concludendo il suo servizio, e presto con alcune suore Dimesse che stanno per arrivare. È un mosaico di vocazioni diverse: ciascuna ha una sua identità, ma insieme formano un’unica testimonianza missionaria». Ilaria ha portato avanti un prezioso lavoro con i ragazzi della casa famiglia, con i loro parenti, con alcuni bambini con disabilità e con ragazze escluse dallo studio. Ha avuto contatti anche con le scuole locali. «Il suo cammino ci ha interrogato molto sul ruolo che possono avere i laici in una missione come la nostra. E ci ha spinti a chiederci: come possiamo armonizzare tutto questo?». Pur in una realtà piccola, la missione in Etiopia è vivace: «Siamo pochi, ma le attività sono molte. Don Stefano è impegnato nella formazione pastorale, io nella comunità di Adaba, e cerchiamo di seguire anche le realtà di Herero, Nansebo, Dodola e Kokossa. Ognuna con le sue sfide». Proprio in questi giorni, i missionari si sono confrontati con don Raffaele Coccato, responsabile dell’ufficio per la Pastorale della missione per approfondire anche il tema dello scambio tra Chiese. «È un punto importante: ci chiediamo come questo scambio venga vissuto qui e come venga percepito in Diocesi. Forse va ripensato, aggiornato, soprattutto alla luce delle trasformazioni che stiamo vivendo».