Mosaico
I testimoni. Edith Bruck, Ágnes Heller, Al-Ajrami: la pace sul campo
Quando si parla di pace è bene sentire le voci dei testimoni diretti.
Quando si parla di pace è bene sentire le voci dei testimoni diretti.
È da menzionare il dialogo del già citato Andrea Riccardi con Edith Bruck, poetessa e scrittrice che da bambina ha vissuto l’orrore dei lager nazisti. Il loro Dialogo oltre il male (Laterza, 15 euro) avvia riflessioni lucidissime su cosa sia il male, su come possiamo affrontarlo e sulla necessità di non rassegnarci a esso. Dalla martoriata Terra Santa arriva Le chiavi di casa (Mondadori, 17,50 euro) del giornalista palestinese Sami al-Ajrami, nato e sempre vissuto nel campo profughi di Jabalia ma oggi sfollato in Egitto: in una sorta di diario da Gaza, frutto di interventi pubblicati su Repubblica, racconta la sofferenza, la paura e l’impotenza di chi la guerra la vive sulla sua pelle dopo l’avvio dell’offensiva di Israele contro Hamas a seguito dell’attacco subito del 7 ottobre 2023. Francesco Comina propone invece In viaggio con Ágnes Heller (San Paolo, 16 euro, anche eBook), la grande filosofa ungherese scomparsa nel 1919, che aveva vissuto il confino nel ghetto di Budapest e la repressione sovietica dell’Ungheria. Il sottotitolo, “L’Italia, l’Europa, il male, il bene, l’amore, la giustizia, Dio…” esprime da solo i temi affrontati, sullo sfondo di un’appassionata ricerca di libertà e leggerezza di questa «testimone di un’etica della bontà e della prossimità dal sapore squisitamente evangelico». Dal carcere, luogo di guerra figurata, arriva Il mondo visto da qui (Piemme, 17,90 euro) di don Claudio Burgio, riflessioni di un prete dal carcere minorile Beccaria di Milano, dove è cappellano, al tempo delle baby gang.