I vescovi della Terra dei fuochi: “La Chiesa non sta zitta, non restare indifferenti davanti al male”

Nasce dalla “grande preoccupazione per il continuo degrado della nostra terra” e, in particolare, dai “gravissimi incendi che ci sono stati in questi ultimi mesi proprio nei luoghi che erano stati adibiti alla raccolta, allo stoccaggio e, in qualche modo, già al trattamento dei rifiuti” la Giornata di digiuno e preghiera, promossa il 29 novembre da mons. Giovanni D’Alise, mons. Antonio Di Donna, mons. Angelo Spinillo e mons. Francesco Marino