A maggio il Parlamento europeo ha confermato il declassamento dello stato di protezione del lupo, già approvato dal Comitato delle parti della Convenzione di Berna e proposto dalla Commissione Europea. «È un provvedimento importante – sottolinea Anna Trettenero, presidente di Confagricoltura Vicenza – che permetterà agli Stati membri di autorizzare piani di contenimento. Il numero dei lupi sta crescendo in maniera esponenziale e sull’Altopiano di Asiago assistiamo sempre di più ad attacchi anche a bassa quota, mettendo a rischio le attività degli agricoltori e degli alpeggi. Il lupo è anche un pericolo per la comunità e un problema per il nostro turismo. Ora gli Stati membri avranno maggiore libertà nel gestire le popolazioni di lupi». «Non vediamo l’ora che si cominci a fare qualcosa – ha aggiunto Diego Donazzolo, presidente di Confagricoltura Belluno – perché gli allevatori sono esausti e non ne possono più di una situazione da tempo fuori controllo. Nel Bellunese i lupi, oltre a predare il bestiame nelle malghe, tanto da indurre alcuni allevatori a rinunciare all’alpeggio, si stanno avvicinando sempre di più anche ai centri abitati».