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Il progetto “Attraversamenti”. Azioni a scuola e nel territorio
Il progetto “Attraversamenti” è contro la marginalità sociale dei minori più fragili nell’Alta Padovana
MosaicoIl progetto “Attraversamenti” è contro la marginalità sociale dei minori più fragili nell’Alta Padovana
Si chiama “Attraversamenti” il progetto che la Fondazione La Grande casa onlus, nell’ambito della Rete Maranathà, porta avanti da oltre un anno. L’obiettivo è offrire a bambini e ragazzi dai 5 ai 14 anni residenti nei comuni dell’Alta Padovana, l’opportunità di essere coinvolti in esperienze formative e umane, sia in classe che nel tempo extra scolastico.
Il progetto s’inserisce, in particolar modo, nei delicati momenti di transizione scolastica: dalla scuola primaria alla media inferiore e dalla media inferiore alla scuola superiore. Il focus è su quei ragazzi che, per motivazioni diverse, si trovano in situazioni di povertà educativa.
«Le attività sono partite nel 2019 a inizio anno scolastico – spiega Gigi Nardetto, presidente della Fondazione La Grande casa onlus, nonché coordinatore della Rete Maranathà – purtroppo, a causa della pandemia, il progetto si è inizialmente bloccato salvo riprendere una volta che abbiamo rimodulato gli interventi; abbiamo puntato a non perdere mai il contatto con i ragazzi, mantenendo le attività diurne in estate o quando il periodo pandemico lo permetteva, trasferendole poi, dove possibile, in modalità online. Sempre in un’ottica di continuità con gli studenti, stiamo già pensando alle prossime attività estive».
“Attraversamenti” consiste in una serie di interventi suddivisi in macro aree, all’interno delle quali operatori qualificati mettono in campo specifiche “azioni”. Come, ad esempio, quella del “buon vicinato”, che approfondisce con i ragazzi il tema della solidarietà, a partire dai rapporti con i compagni di classe, nella convinzione che la capacità di relazionarsi positivamente con loro crei le basi per un atteggiamento solidale nei confronti di chiunque incontrino. C’è poi “Extratime”, l’azione che punta sul tempo fuori dalla scuola e si concretizza in laboratori espressivi e artigianali, con l’approccio a numerose attività pratiche, dal teatro all’arte, dalla scienza alle comunicazioni.
I Comuni che partecipano alla progettualità insieme ai rispettivi istituti comprensivi, sono sette: Borgoricco, Castelfranco Veneto, Cittadella, Galliera Veneta, Villanova di Camposampiero, Santa Giustina in Colle, San Martino di Lupari. Gli educatori coinvolti sono, invece, una quindicina a disposizione di un centinaio di ragazzi e bambini, individuati grazie alla collaborazione delle istituzioni scolastiche e delle famiglie stesse.
Un’altra azione inserita nel programma della Fondazione si chiama “Cybercoinvolti” e promuove l’acquisizione di maggiori conoscenze del mondo digitale rispetto a potenzialità e responsabilità connesse
“Costruire cittadinanza”, invece, prevede la riqualificazione creativa di alcuni spazi comuni, aree all’interno della scuola o aree pubbliche comunali, come la sistemazione di banchi o la tinteggiatura di sottopassi ferroviari; per questa attività vengono coinvolte anche le parrocchie e il mondo dell’associazionismo.
Le ultime due azioni del progetto si chiamano “Sostegno scolastico” e “Gian Burrasca”. La prima consiste in attività di recupero pomeridiano, a piccoli gruppi, sulle principali materie: italiano, matematica, inglese; la seconda prevede che ragazzi maggiormente in difficoltà vengano inseriti, per alcuni pomeriggi a settimana, in una struttura diurna alla presenza di figure educative in grado di definire per loro un piano di intervento personalizzato. «Tutto l’articolato impianto progettuale – riprende Gigi Nardetto – ha lo scopo di essere accanto ai ragazzi più fragili tanto più a quelli che, a causa del Covid, si sono un po’ persi. Ci riferiamo a giovani stranieri, ma non solo, anche a ragazzini inseriti in famiglie con più difficoltà e meno mezzi, e a quelli che hanno bisogni educativi speciali. A volte gli studenti fanno parte di famiglie senza particolari problemi che però non hanno reti di supporto intorno a loro. Noi cerchiamo di dare il nostro contributo provando a ridurre la dispersione e gli insuccessi scolastici».
Il progetto, che dispone di oltre 350 mila euro di finanziamento, è stato selezionato dall’impresa sociale Con i bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.