Chiesa | Mondo
Il ricordo dell’Azione Cattolica. Una Chiesa a servizio di tutto il mondo
Un apostolato che passa a noi. Un anno fa in piazza San Pietro per l’incontro nazionale “A braccia aperte!”
Un apostolato che passa a noi. Un anno fa in piazza San Pietro per l’incontro nazionale “A braccia aperte!”
Papa Francesco, fin dal primo giorno, fin dalla scelta del suo nome, non ha solo saputo emozionarci molto, ma ha saputo indicarci il sentiero da seguire. Come primo papa a chiamarsi Francesco ha incarnato quell’umiltà e quella semplicità, quel “farsi casa”, che sono propri del Poverello di Assisi. È stato un papa particolarmente caro alla gente e in particolare a noi di Azione Cattolica, grazie al suo esempio di vivere non solo nella Chiesa e per la Chiesa, ma a partire da come la Chiesa possa vivere nel mondo e per il mondo, farsi mondo in un certo senso. Tra i molti episodi preziosi di questi dodici anni, il ricordo più bello risale a un anno fa, il 25 aprile in piazza San Pietro per l’incontro nazionale “A braccia aperte”, quando il papa ha rivolto a noi questo invito ad aprire le braccia, ad andare a braccia aperte in giro per il mondo, a essere accoglienza in questo mondo che a volte non è capace di accogliere o non riesce a fermarsi per accogliere: siamo noi, per primi, a essere capaci di fermarci. È quindi con grande grazia e con grande riconoscenza a questo Padre, a questo papa, che ogni volta in cui si rivolgeva a noi non mancava appunto di chiederci la preghiera per lui assicurandoci la sua, che anche l’Azione cattolica di Padova ricorda Francesco in questi giorni in cui il suo pontificato si conclude con il suo ritorno a Dio. Grazie papa Francesco per questo tuo apostolato per questo tuo ministero in mezzo a noi, grazie per averci accompagnato fino alla Pasqua di resurrezione, ora l’invito a essere ambasciatori di Cristo passa a noi.