MosaicoNuovo progetto di valorizzazione per l’area archeologica al centro di Montegrotto Terme compresa tra via Scavi e viale della Stazione, che conserva i resti di un esteso complesso termale di epoca romana, costruito a partire dalla seconda metà del primo secolo prima di Cristo. e utilizzato fino al terzo secolo dopo Cristo.
La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso, in collaborazione con il Comune di Montegrotto Terme e grazie a fondi del Ministero della Cultura, dà il via a questo progetto di conservazione e valorizzazione dell’area che si trova in una zona nevralgica nel sistema urbano attuale, proprio al centro della cittadina. Il nuovo progetto prevede due accessi all’area: il primo su via degli Scavi, che sarà utilizzabile anche come controllo per l’accesso ad eventuali attività culturali e di spettacolo all’aperto. L’ingresso da via Scavi consente la fruizione di un percorso di visita che ha come punto qualificante l’accessibilità all’odeon, oggetto di interventi conservativi. L’accesso prosegue grazie a sentieri in pavimentazione drenante, che da un lato costeggiano i resti delle norie (ruote idrauliche), delle vasche termali e della lunga canalizzazione e dall’altro segnano un percorso nel quale sono previste piccole aree con nuove dotazioni arboree. Il percorso all’interno del parco porta al secondo accesso dell’area degli scavi, che grazie ad un sistema di terrazzamenti conduce ad un belvedere che si proietta verso la zona archeologica mettendola in relazione con il nuovo assetto di viale Stazione. Frequentata fin dall’età del Bronzo, l’area di Montegrotto Terme era nota nell’antichità come aquae patavinae (acque di Padova) per le sue acque termali, che furono oggetto di culto nell’età del Ferro da parte dei Veneti antichi e che solo a partire dall’età romana iniziarono ad essere sfruttate a fini salutari, per quella Salus per aquam, ancora oggi nota e diffusa con l’acronimo Spa. L’insediamento si arricchì allora di eleganti ville e di impianti termali, assumendo un aspetto sempre più residenziale. Di questo importante passato rimane oggi testimonianza nelle tre aree archeologiche cittadine che conservano i resti di strutture ed edifici di epoca romana, e nel civico Museo del Termalismo antico.
