La biodiversità vale: a Montagnana si studia come preservarla
Nell'ambito della 17aedizione, la quattro giorni di "Montagnanese in fiera", storica manifestazione fieristica dedicata all'agricoltura e alle attività artigianali, svoltasi nei giorni scorsi nell'antica città medievale di Montagnana, ha registrato una rimarchevole presenza di un folto e attento pubblico, il convegno, in forma di incontro tecnico, organizzato dai viticoltori del Merlara doc. Un incontro per comprendere come preservare, grazie ai fondi del Gal patavino, la biodiversità del territorio di produzione del Merlara doc, verificando aziende e integrità ambientale.
Nell’ambito della 17a edizione di “Montagnanese in fiera”, storica manifestazione dedicata all’agricoltura e alle attività artigianali che si è svolta nei giorni scorsi nella città medievale della Bassa padovana, si è tenuto il convegno, in forma di incontro tecnico, organizzato dai viticoltori del Merlara doc. Tema sul tavolo dei relatori l’ambizioso progetto “Merlara doc green vision” del consorzio tutela vini Merlara doc, che ha ufficialmente avviato un lungo lavoro di studio e ricerca, finanziato dal Gal patavino nell’ambito delle risorse messe in campo dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
L’attività di sprone, messa in atto dalla Ue con gli specifici finanziamenti per l’agricoltura, vuole fare di questo settore, e delle sue forme specializzate come la viticoltura, il motore principale di progetti virtuosi per raggiungere una nuova coscienza ambientale. Soprattutto, ed è questo il caso del “Merlara Doc green vision”, quando tali progetti prevedono approcci innovativi e quanto mai aderenti con l’attuale e diffusa sensibilità nei confronti della sostenibilità ambientale, ma anche salutistica e rispettosa dei nuovi concetti che vogliono che al centro non ci sia più solo l’uomo e le sue esigenze personali, ma l’ambiente e tutto ciò che lo circonda. A cominciare dal suolo, dall’aria e dall’acqua, dove trovano il loro spazio tutti gli altri organismi viventi; piante comprese, che possono e devono convivere in quel complesso, ma essenziale puzzle chiamato biodiversità. Ed è di questo che si occuperanno i ricercatori, i tecnici e gli esperti della onlus Word biodiversity association e di Agrea centro studi, in partnership con il consorzio di tutela vini Merlara doc.
L’intento è monitorare e classificare, secondo standard internazionali dal punto dell’integrità della complessità biologica delle aree vitate, un campione di 15 aziende aderenti alla compagine consortile del Merlara doc. Tra queste realtà economiche, cinque saranno sottoposte a un esame ancora più complesso che prevede addirittura sperimentazioni fra un filare e un altro dei generosi vigneti che dipingono, letteralmente, il paesaggio di questa fertile pianura a sud della nostra provincia, ma che insistono anche sul Veronese. A salutare i relatori, il sindaco di Montagnana Laura Borghesan, Luigino De Togni, presidente del Consorzio di tutela vini Merlara, Federico Miotto, presidente del Gal patavino, Fabrizio Stella, direttore di Avepa, Raffaele Castagna, presidente dell’ente Fiera agricola del Montagnanese, Claudio Valente, vice presidente Verona Fiere. Il direttore Consorzio Merlara Aldo Lorenzoni ha coordinato gli interventi di Mirko Trevisi e Mattia Zorzan dell’ufficio tecnico gruppo Collis, Nicola Tormen di Wba ed Enrico Marchesini di Agrea centro studi.