Fatti
La denuncia dell’Udu, Unione degli Universitari, di Padova: «Mille studenti sono senza alloggio»
Padova L’Udu, Unione degli universitari, attacca la Regione: «Problema ancora ignorato»
FattiPadova L’Udu, Unione degli universitari, attacca la Regione: «Problema ancora ignorato»
Nuovo anno universitario al via, nuovi (vecchi) problemi irrisolti: quasi mille studenti a Padova resteranno senza alloggio pubblico, nonostante l’aumento dei posti nelle residenze Esu. Le nuove graduatorie confermano una situazione critica, con centinaia di ragazzi idonei che non trovano posto, segnalando l’insufficienza delle soluzioni proposte. A evidenziare l’urgenza del tema, con un comunicato di martedì 10 settembre, è l’Unione degli universitari di Padova: «L’aumento dei posti non è stato sufficiente – denuncia Francesca Pollero, rappresentante di Udu nel cda dell’Esu di Padova – Ogni anno ci troviamo con centinaia di studenti senza alloggio, e la Regione Veneto continua a ignorare il problema. Dopo anni di promesse, non ci sono stati miglioramenti concreti e, senza un nuovo assessore all’istruzione dopo Elena Donazzan, il dialogo è impossibile». La crisi abitativa spinge sempre più studenti verso il mercato privato, spesso costretti a scegliere soluzioni più costose per l’assenza di certezze. «Il calo delle domande per le residenze pubbliche non è dovuto a una diminuzione del bisogno, ma alla sfiducia nel sistema – continua Pollero – I ritardi e l’incertezza costringono molti a cercare alternative, spesso insostenibili economicamente». Per il gruppo studentesco, anche se l’Esu dichiara che i dati sono provvisori, la realtà è diversa: chi non ha un alloggio certo a settembre deve cercare altrove. Domenico Amico, coordinatore di Udu Padova, accusa la Regione Veneto di mancare di investimenti adeguati nel settore pubblico, preferendo strutture private con costi elevati: «Non è accettabile scaricare il problema sul mercato privato. Le soluzioni temporanee non risolveranno la crisi». Gli studenti sono pronti a nuove mobilitazioni: «La crisi abitativa studentesca e il caro vita stanno schiacciando famiglie e giovani».