Quella di S. Giovanni Battista è una delle parrocchie cattoliche più piccole di Vienna. La sua “Kellerkirche” è una chiesa particolare. Non ha campanile e nemmeno campane. Niente angeli dorati né ornamenti barocchi. È, come si può leggere sul sito parrocchiale, semplicemente un “luogo accogliente, dove si cerca di vivere l’annuncio del Vangelo e costruire una chiesa fraterna”. “Tutti sono i benvenuti – spiegano – single, sposati, divorziati, ricchi, indigenti e ‘quelli che non parlano tedesco’. Benvenuti a tutti i neonati urlanti. Siete i benvenuti se sapete cantare come Andrea Bocelli, ma anche se il vostro canto fa tremare le finestre della nostra chiesa. Vi diamo il benvenuto se ci avete scoperto navigando su internet, se vi siete appena svegliati o se siete appena usciti di prigione. Non importa se siete più cattolici del Papa o se non andate in chiesa da quando il vostro nipotino è stato battezzato”.
Nata nel 1965, la parrocchia di S. Giovanni Battista è particolare anche per i suoi “pinguini”, così vengono chiamati i tanti ministranti, che sono in maggior parte adulti. Ed è conosciuta anche per il repertorio musicale – tutti brani moderni – proposto dal coro e da una piccola formazione musicale per accompagnare la messa della domenica mattina.
Ma la parrocchia di S. Giovanni Battista a Vienna è conosciuta anche perché, una volta all’anno, tra i suoi banchi, ospita fedeli particolarmente “coccolosi”.
Lo scorso 1.giugno, più di 200 ospiti pelosi sono scesi nella “Kellerkirche”, la “chiesa in cantina”, ed hanno partecipato alla “Teddybär-Sonntag”, la “domenica degli orsacchiotti”, giunta alla 5.a edizione.
La “Teddybär-Sonntag” nasce con l’obiettivo di rendere felici i più piccoli. Come? Regalando loro un compagno pelosetto, da tenere sempre con sé, da abbracciare teneramente o dove affondare la testa nei momenti di tristezza.
“Questa volta – spiega la comunità parrocchiale su internet – abbiamo pensato alle 150 famiglie del progetto abitativo “Juno” di Vienna, dove genitori single vivono con i loro figli in appartamenti a prezzi accessibili”. Partner dell’iniziativa un negozio di giocattoli, che ha venduto gli orsetti a prezzo scontato. Ogni orsetto è costato 10 euro. L’obiettivo iniziale della parrocchia era quello di raccogliere alla fine della messa offerte sufficienti a regalare 150 orsetti. La generosità dei parrocchiani, però, è andata ben oltre le aspettative e alla fine gli orsetti donati sono stati più di 200. Per ciascuno di loro, Heidi Spangl, che una delle organizzatrici dell’iniziativa, ha preparato un cartellino personalizzato così da rendere unico ciascun orsetto.
La foto degli orsetti “vestiti a festa” ordinatamente seduti sui banchi della “Kellerkirche” pubblicata sull’account Ig della parrocchia è finita in prima pagina sui quotidiani locali, così come ha fatto in poche ore il giro del web.
E così, domenica 1. giugno, tutti coloro che hanno fatto un’offerta per sostenere l’iniziativa hanno potuto sedere accanto all’orsacchiotto che hanno donato. Ma quelli destinati ai bambini dell’associazione “Juno” non sono stati gli unici orsetti protagonisti della “Teddybär-Sonntag”. C’erano anche quelli dei bambini, che solitamente frequentano la parrocchia. Tutti stretti in un grande abbraccio. Anche le coriste, spartiti alla mano, hanno cantato abbracciate ad un tenero pelosetto.
“La tenera “Domenica degli orsacchiotti” si è svolta per la quinta volta questa mattina nella “Kellerkirche” – si legge su un post pubblicato il 1. giugno su Ig –. Quanti hanno partecipato alla messa hanno portato in chiesa orsacchiotti e altri peluche, li mettono tra i banchi e tutti vengono donati in beneficenza. La maggior parte di questi sono stati acquistati nuovi. Quest’anno sono stati più di 200 (!!!) peluche. Oggi il rettore della nostra parrocchia Hans Bensdorp ha consegnato simbolicamente un orsacchiotto alla direttrice di Juno, Sarah Zeller. I peluche sono ora destinati a portare gioia ai bambini che vivono situazioni di vita difficili”.
Situazione di vita difficili come i bambini destinatari degli orsetti di peluche nel 2023. Uno di loro è finito il 30 maggio, alla vigilia della “Teddybär-Sonntag”, sulla prima pagina della “Kronen Zeitung”, il più diffuso quotidiano austriaco. Ma non per annunciare, purtroppo, l’imminente “domenica degli orsacchiotti”.
“Siamo scioccati – scrivono dalla parrocchia di S. Giovanni Battista sul loro account Ig – ‘Nonostante le bombe: 50 orfani ucraini devono tornare in guerra’, titola la Kronen Zeitung. E noi conosciamo questi bambini. I bambini che devono essere “deportati” in zone di guerra, come scrive la “Krone”, sono quelli ai quali due anni fa abbiamo regalato come parrocchia di San Giovanni, gli orsacchiotti di peluche”.
E poi un’amara constatazione. “I bambini dovranno fare ritorno in Ucraina domenica prossima, quando celebreremo la “Teddybär-Sonntag” di quest’anno. E questo, secondo quanto dice la direttrice della casa, anche se la situazione non è sicura”.
L’orsetto grigio con le sue gambotte paffute, che compare sulla foto della “Krone” saldamente stretto tra le braccia della sua piccola bimba vestita di rosa, le conoscono bene nella parrocchia di S. Giovanni Battista. “La foto è stata scattata all’orfanotrofio di @verein_kleine_herzen nel Burgerland quando abbiamo consegnato gli orsacchiotti – la gioia negli occhi dei bambini era enorme! Speriamo che i bambini possano portare con sé i loro orsetti, che possono dare loro conforto ed essere loro protettori!”.
Con questo pensiero, i volontari della parrocchia di S. Giovanni Battista hanno vissuto l’edizione 2025 della “Teddybär-Sonntag”, che non si è conclusa con la benedizione finale, ma è poi proseguita nei locali parrocchiali. Ines Kern e Julia Torma-Sturm, due delle organizzatrici della “domenica degli orsacchiotti” hanno preparato per tutti i bambini presenti a messa, un laboratorio di disegno e bricolage. Tutto, ovviamente, a tema “orsacchiotti”. I bambini hanno potuto colorare, ritagliare incollare orsetti, dando libero sfogo alla loro fantasia. Il tutto mentre i loro genitori, nonni e anche bisnonni, si sono intrattenuti a fare due chiacchiere davanti ad una tazza di caffè e una buona fetta di torta. Che sono elementi che non mancano mai, la domenica mattina, dopo la messa delle 10, nella parrocchia di S. Giovanni Battista. Ed è stata anche l’occasione per promuovere una nuova raccolta. Perché è giusto donare tenerezza, ma è altrettanto giusto donare concretezza. “Un ringraziamento e una richiesta – si legge sull’account Ig della parrocchia – grazie a tutti voi per aver donato così tanto denaro affinché tutte le 150 famiglie a cui vogliamo fare regali ricevano effettivamente un orsacchiotto. Ora abbiamo bisogno di raccogliere una generosa donazione in aggiunta agli orsetti. Vogliamo devolvere questa donazione all’organizzazione “Juno”, che fornisce alloggi a prezzi accessibili a genitori single e ai loro figli a Vienna. È lo stesso progetto abitativo che beneficia dei nostri orsetti. Le offerte raccolte saranno quindi devolute a Juno”.