Mosaico
La Rete Humus garantisce la bioagricoltura italiana
Il mondo del biologico “genuino” non si arrende di fronte alla grande distribuzione e continua a puntare sulle coscienze per cambiamenti davvero possibili.
Di recente è nata la rete sociale Humus per la bioagricoltura italiana, di cui fa parte anche El Tamiso di Padova perché l’agricoltura convenzionale sta progressivamente depauperando i terreni, demineralizzando le pianure che già presentando rischi di desertificazione. «Per fare agricoltura biologica non basta la biocertificazione – spiega Franco Zecchinato – Siamo consapevoli che non sia sufficiente non impiegare prodotti chimici; l’ambiente va curato e non unicamente sfruttato: va tutelato l’humus, il terreno fertile che sorregge l’ecosistema, vanno piantati alberi per mantenere la biodiversità e sicure condizioni idrogeologiche. E il lavoro va retribuito in maniera adeguata attraverso la responsabilità sociale d’impresa. Infine, anche la bontà e la qualità del cibo sono prioritarie per la Rete Humus».
Attualmente Humus è composta da una dozzina di realtà – cooperative, consorzi, associazioni di produttori – da Nord a Sud dell’Italia
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