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La squadra di calcio “Giovanni Paolo II” sta scalando il Perù
I colori della maglia sono giallo e bianco, esattamente come quelli che costituiscono la bandiera dello Stato del Vaticano.
I colori della maglia sono giallo e bianco, esattamente come quelli che costituiscono la bandiera dello Stato del Vaticano.
E no, non è una coincidenza. Soprattutto se al centro del logo, c’è il volto di papa Giovanni Paolo II. Tutt’attorno allo stemma circolare è impressa, per sgombrare ogni dubbio, la scritta: “Asociaciòn Juan Pablo II College – Chongoyape”. A Chongoyape, città peruviana nel nord ovest del Paese, dal 2015 esiste infatti una squadra di calcio dedicata a Karol Józef Wojtyla e che milita nella serie B del campionato del Perù. Anzi, militava: proprio in queste ore, infatti, i tifosi della piccola società stanno festeggiando una storica promozione nella Liga 1. Fondata meno di dieci anni fa su iniziativa dell’omonimo collegio con lo scopo di far giocare gli studenti nella quinta serie, la squadra ha in breve tempo modificato lo statuto per ingaggiare calciatori professionisti e puntare alla scalata. Il suo esordio nella seconda divisione peruviana è arrivato proprio nel 2024: nel corso della prima fase del torneo, il Juan Pablo II ha gareggiato nella Zona Nord, chiudendo al quinto posto e permettendo così di accedere alla fase del campionato. Qui hanno ottenuto sei vittorie, un pareggio e tre sconfitte, collezionando 19 punti in dieci partite, che sono stati sufficienti per conquistare il vertice e qualificarsi per le semifinali della Liga 2, a una partita dalla storica promozione. Dopo una serie infinita di rigori contro il club Comerciantes, la squadra col nome del pontefice polacco ha avuto la meglio: dalle tribune dell’Estadio Municipal de la Juventud hanno sventolato bandiere color Vaticano con il volto di Wojtyla, un’immagine che, estrapolata dal contesto, poteva essere una cartolina di una domenica di festa in piazza San Pietro una quarantina di anni fa. Il club negli anni ha trovato un caloroso seguito dalla Polonia (ovviamente), anche se in patria c’è chi dubita della trasparenza della società (la presidentessa, infatti, è la moglie dell’attuale presidente della Federazione calcistica peruviana). E c’è chi, invece, vorrebbe un derby “divino” con il San Lorenzo, squadra argentina che ha in papa Bergoglio il supporter numero uno.