Mosaico
La testimonianza: da Rustega a Frapiero, il maltempo lascia il segno
A maggio si sono registrate precipitazioni abbondanti in buona parte della provincia, con alcuni fenomeni estremi, in particolare nella Bassa Padovana.
A maggio si sono registrate precipitazioni abbondanti in buona parte della provincia, con alcuni fenomeni estremi, in particolare nella Bassa Padovana.
A nord, invece, il Muson dei Sassi è esondato a Rustega di Camposampiero con il conseguente allagamento di centinaia di ettari. Nella Bassa in un allevamento avicolo sono annegati circa diecimila tacchini. La rottura di un argine del Guà a Cologna Veneta ha messo in crisi l’Estense e il Montagnanese. «Il quadro è ancora più grave rispetto all’alluvione del 2014 – ha commentato preoccupato Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova – perché andremo ben oltre i 10 mila ettari di campi allagati di dieci anni fa». Ad Agna particolarmente colpita è stata la località di Frapiero, zona ad alta vocazione agricola, con una violenta grandinata accompagnata da vento forte e pioggia intensa. Si è calcolato che in un’area di oltre 300 ettari le colture abbiano subito danni tra il 70 e il 100 per cento. Marco Guasti, giovane imprenditore agricolo del paese, racconta di accumuli anche di 30 centimetri a terra: «I chicchi non erano molto grandi, ma il vento forte, soffiando in ogni direzione, ha amplificato l’impatto sulle coltivazioni. Ad avere la peggio sono stati i vigneti, ma anche le ciliegie, gli ortaggi e le coltivazioni a pieno campo come mais, frumento e soia».