La vittoria di Maduro non ha riscontri certi, proteste in tutto il Paese. Ávalos Gutiérrez (sociologo): “Irregolarità fin dal primo momento”

Dopo le elezioni, a Caracas e nelle maggiori città del Paese, lo scenario resta di grande tensione. Alla “partita dei numeri”, di affianca “la partita della piazza”. Le manifestazioni proseguono, e non sono mancati momenti di violenza e repressione, con un bilancio, provvisorio, di almeno 11 morti (5 a Caracas), decine di feriti e quasi ottocento arresti. Asserragliato nel palazzo di Miraflores, Maduro grida al golpe, e sbandiera il pronunciamento del Consiglio nazionale elettorale, che lo ha proclamato vincitore, con il 51,2% dei consensi. Peccato che non siano stati forniti dati relativi ai singoli Stati della Repubblica federale. Ignacio Ávalos Gutiérrez, sociologo, direttore dell’Osservatorio elettorale venezuelano, interpellato dal Sir, avverte: “I numeri certi sono proprio quelli che mancano, c’è una grande confusione”