Fatti
Le app anti-spreco sono una risorsa contro il caro vita
Prodotti di qualità a basso costo Sempre più famiglie, che fanno fatica a riempire il carrello, ricorrono ai siti nati per contrastare lo spreco alimentare
FattiProdotti di qualità a basso costo Sempre più famiglie, che fanno fatica a riempire il carrello, ricorrono ai siti nati per contrastare lo spreco alimentare
Nate per ridurre gli spechi alimentari, oggi le applicazioni e i siti e-commerce che offrono cibi scontati sono un’ottima cartina di tornasole per comprendere l’effetto che l’aumento dei costi nel settore alimentare sta avendo sugli acquisti di cibo degli italiani. To good to go, BestBefore e Regusto sono solo alcune delle piattaforme pensate per combattere lospreco alimentare e oggi usate sempre più dalle famiglie per riempire la dispensa di casa con prodotti di qualità a basso costo. L’applicazione anti-spreco Too Good To Go, che permette a ristoratori e commercianti di proporre ogni giorno una “magic box” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi rimasti invenduti e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo, negli ultimi mesi stima un aumento del 17 per cento degli utenti che hanno scaricato l’applicazione ed effettuato il primo acquisto. Inoltre, mentre tra il 2019 e il 2020 le persone più attive sull’app risultavano essere i giovani lavoratori tra i 25 e i 30 anni, oggi sono aumentati gli utenti tra i 40 e 60 anni, se ne deduce che un numero maggiore di famiglie usa l’applicazione.
Anche il sito italiano di e-commerce Bestbefore.it riscontra una variazione nelle scelte d’acquisto dei suoi clienti. La piattaforma, fondata nel 2020 e che ha contribuito al salvataggio di 1,5 tonnellate di cibo, mette a disposizione da tutta Italia per sette giorni lotti di prodotti che possono avere difetti di confezionamento, packaging obsoleto o grafiche non più in produzione; oppure sono di fine stock o in scadenza. Le offerte partono il primo giorno con uno sconto del 5 per cento che al settimo giorno arriva al 50 per cento. Negli ultimi mesi l’azienda ha registrato un aumento del numero di utenti che compra i lotti il settimo giorno, quando lo sconto è maggiore. In crescita anche le aziende che mettono a disposizione l’invenduto. È del 600 per cento, invece, l’incremento di iscritti riscontrato, negli ultimi venti mesi, dalla piattaforma Regusto. Il portale mette in collegamento le aziende alimentari, che donano o vendono i propri prodotti, con le imprese e gli enti non-profit per gestire stock di prodotti. Oltre 500 enti non-profit sono iscritti in piattaforma: dal Banco alimentare, alla Croce rossa, passando per Caritas, Progetto Arca fino ai più piccoli enti territoriali.
«L’incremento di enti non-profit – spiega Paolo Rellini, cofondatore di Regusto – conferma un crescente bisogno per un supporto alimentare alle persone più fragili. Dalla pandemia in poi gli enti non-profit hanno cercato di organizzarsi in maniera sempre più strutturata per rispondere ai crescenti bisogni delle persone più fragili. Chiedono sostegno direttamente alle aziende della filiera agroalimentare per ricevere donazioni di prodotto». Secondo una ricerca Bva-Doxa, commissionata da Babaco market, il 19 per cento degli italiani almeno una volta al mese usufruisce di siti o applicazioni specializzate nella vendita di prodotti alimentari, anche se un monitoraggio fatto da Adobe analytics ad agosto mostra che anche i generi alimentari online hanno subito un aumento dei prezzi. Adele Biondani, presidente del Banco alimentare veneto spiega, invece, che «nell’ultimo periodo facciamo più fatica a ricevere eccedenze dalla grande distribuzione, forse l’aumento dei costi energetici ha portato le aziende a produrre il giusto e limitare gli sprechi».
Panifici, fruttivendoli, pasticcerie, macellerie, ma anche negozi che vendono sfizi alimentari. In Veneto diverse attività si appoggiano all’app Too good to go, da Padova a Vicenza, passando per Venezia, Treviso e le rispettive provincie. Basta accedere alla app e geolocalizzarsi per individuare i locali aderenti più vicini: così si può acquistare il proprio sacchetto di prodotti invenduti.