Storie
Le note come ponte tra l’Altopiano e il Giappone. Saiko Oikawa Iijima, ad Asiago per amore
Saiko Oikawa Iijima ha trasmesso ai giovani la passione per il pianoforte
StorieSaiko Oikawa Iijima ha trasmesso ai giovani la passione per il pianoforte
È arrivata una trentina di anni fa e con la sua musica ha conquistato l’Altopiano. Una scelta di vita radicale l’ha portata ad Asiago e qui Saiko Oikawa Iijima, musicista giapponese con doppio diploma in pianoforte e clavicembalo, dopo la nascita di Lucia nel 1998 e di Giulia nel 2001, ha messo fine alla sua carriera di concertista e ha deciso di diventare insegnante di pianoforte. Saiko insegna da vent’anni e nel tempo il gruppo degli allievi è cresciuto, tant’è che sei anni fa si è costituita l’associazione Giovani musicisti altopianesi che raccoglie un’ottantina di bambini. Nel 1992 si è specializzata all’Accademia Reale di Musica de L’Aia Den-Haag in Olanda, e qui, galeotto fu un congresso, ha conosciuto l’astronomo che è diventato suo marito e che l’ha portata ad Asiago, complice l’osservatorio astronomico. Prima del suo trasferimento si è esibita in Germania, Olanda, Portogallo. In Giappone ha cominciato la sua carriera come solista e dal 1997 ha dato via alla sua attività concertistica in Italia esibendosi a Padova, Venezia, Firenze. «In Giappone si dice che l’Italia è la terra della musica, ricca di teatri e concerti, ma ad Asiago c’è la montagna e tanta natura – racconta Saiko Iijima – e non ho trovato neanche un pianoforte. Prima giravo il mondo come concertista e quando sono arrivata qua ho cercato qualcosa da fare, così ho comprato subito un pianoforte a coda, forse il primo pianoforte a coda sull’Altopiano. Non c’era il pianoforte ma qui ci sono i cori e l’organo in chiesa e dato che volevo fare musica ho cominciato a insegnare pianoforte. Non parlavo italiano, conoscevo poche parole, ma la musica è un linguaggio universale, tutti possono capire la musica e ci capiamo con gli allievi. Mi sono divertita tanto e ringrazio questa terra che è la mia seconda patria: senza i ragazzi noi non potremo vivere qui e quindi ringrazio i ragazzi e i genitori. Ho pensato di fare qualcosa anch’io per questa terra: ho portato la musica». Una restituzione. Saiko in realtà continua a dare molto a chi vive sull’Altopiano perché oltre a insegnare solfeggio e pianoforte, con i suoi ragazzi in omaggio a questa terra esegue musica cimbra: «Per questo lavoro con i giovani. Qua c’è la natura, c’è la storia ed è importante conoscerla per trasmettere qualcosa alle nuove generazioni. Raccogliamo le canzoni che presentiamo in un concerto dal titolo “Omaggio alla nostra terra”». La più grande delusione per questa artista è stata quella di scoprire che in Italia a scuola si insegna poca musica mentre in Giappone si fa lezione di musica tre o quattro volte a settimana, in tutte le scuole ci sono pianoforti a coda e nelle classi quello verticale è obbligatorio: «Noi siamo abituati a cantare e suonare anche al liceo e dovevamo imparare una canzone italiana come “O sole mio”, “Santa Lucia”. Qui invece chi vuole imparare deve andare al conservatorio ed è una scelta personale». Anche le sue figlie sono diplomate al conservatorio e la maggiore, Giulia, oggi studia musicoterapia ed è presidente dell’associazione Giovani musicisti altopianesi. Saiko è soddisfatta perché «la prima ragazza a cui ho insegnato si sta diplomando» e perché con la musica aiuta anche chi ha problemi: «Tra i ragazzi ci sono alcuni bambini con disabilità. Ho un’allieva che non parla mai, non ho mai sentito la sua voce, ma con la musica sorride e trasmette emozioni» e il suo grazie va al Comune «che ci ha aiutato tanto».

L’associazione Giovani musicisti altopianesi ha sede ad Asiago e a Lusiana Conco, coinvolge ragazzi da tutti i paesi dell’Altopiano, e i musicisti si esibiscono una ventina di volte l’anno creando un forte legame con il territorio. Cantano e suonano nelle chiese, nelle case di riposo e nelle manifestazioni. Il loro repertorio spazia dalla musica classica ai canti tradizionali e popolari.
I Giovani musicisti altopianesi a marzo si esibiranno nella chiesa di San Rocco ad Asiago. Sabato 9 marzo doppio concerto: alle 16.30 “In-sieme, in-musica” repertori classici e popolari con pianoforte a quattro mani; la sera alle 20.30 concerto “Intrecci musicale e voci di donne” dei giovani musicisti e giovani lettori. Domenica 10 alle 18 “Aspettando la Primavera”, concerto dei giovanissimi pianisti Sabato 16 alle 18.30 Giovanni Benetti al violino e Giulia Iijima al pianoforte eseguiranno musiche di Haydn, Liszt, Brahms e Scriabin.