Le stimmate di san Francesco. Quale senso per i cristiani di oggi?

Nel tempo trascorso alla Verna, prima di ricevere le stimmate, san Francesco si interroga con la preghiera “Chi se’ tu, o dolcissimo Iddio mio? Che sono io…”, riconoscendo la grandezza di Dio e la propria fragilità di creatura. L’esperienza segna il suo totale abbandono all’amore gratuito del Signore, fino a conformarsi a Cristo povero e crocifisso. In occasione dell’ottavo centenario del dono delle stimmate, Papa Francesco ha ricordato come il Poverello sia “compagno di cammino” per i cristiani, chiamati oggi a riscoprire l’essenziale: fondare scelte e testimonianza quotidiana sul Vangelo, per diffondere giustizia, pace, gioia e speranza.