Chiesa | MondoIl conventuale americano padre Lasky spera che il pontificato di Leone riporti slancio alla diffusione della Dottrina sociale della Chiesa. «Oggi tanti vivono il “Vangelo dei blog”, la sfida è tornare al Vangelo vero»
Per un qualsiasi religioso americano questi sono giorni di festa. Per padre Mike Lasky, francescano conventuale originario di Baltimora, ora a Roma come delegato generale per Giustizia, Pace e Integrità del Creato del suo ordine, lo sono ancora di più. «Papa Leone ha iniziato il suo pontificato con il saluto di Gesù: “La pace sia con voi”. Molti lo vedono solo come un gesto caloroso, ma in ebraico quella parola è shalom: vuol dire augurare che la pienezza del Regno di Dio entri nel cuore e nella vita di chi ascolta. È molto più di un semplice gesto. Il papa ha toccato subito due parole chiave: pace e giustizia. Sono al cuore della nostra identità come comunità cristiana».
Ambiente, fratellanza universale, pace: i temi sono importanti, ma le premesse lo sono ancora di più. «La dottrina sociale della Chiesa – puntualizza padre Lasky – non parte da problemi concreti, ma dall’annuncio che Gesù è il Signore. Poi si applicano le conseguenze etiche. Per questo l’inizio del pontificato di Leone XIV, dopo Francesco, mi è sembrato perfetto. Vuole aiutarci a riscoprire il linguaggio della giustizia e della misericordia». Il nome scelto – Leone – ha evocato molteplici figure: «Ciascuno lo interpreta secondo la propria prospettiva, ma ascoltandolo parlare di pace, giustizia, peccato e cammino ecclesiale, ho pensato subito a Leone XIII. Anche lui cercava un dialogo autentico con il mondo, che oggi è ancora più necessario. Purtroppo la Dottrina sociale della Chiesa è ancora poco conosciuta, anche tra il clero. Eppure è un dono ricchissimo: un linguaggio che molti non parlano più. Papa Leone può aiutarci a diventarne di nuovo fluenti». Sul ruolo della Chiesa negli Stati Uniti d’America in questo momento storico, Lasky è netto: «Siamo divisi. Ma il motto episcopale di Leone XIV, tratto da sant’Agostino, parla di unità in Cristo. È la sfida per ogni Chiesa, non solo quella che vive e agisce in America. Oggi tanti vivono di “Vangelo dei blog” o “Vangelo delle tv via cavo”, ma il punto è: quanto tempo passiamo col Vangelo vero?». E conclude: «Non so cosa farà papa Leone. Ma so questo: amo e confido abbastanza nel Signore da lasciarmi sorprendere dal Dio delle sorprese».
Andrea Canton
