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Mappe IconMappe | Mappe 14 – Le identità dell’Europa – aprile 2023

mercoledì 19 Aprile 2023

L’Europa del tricolore. Sui passi dei fondatori, a partire da Ventotene

Fu a Ventotene dove nacque l’embrionale idea di unione dei popoli. E l’Italia nei decenni ha mantenuto la centralità

Ernesto Milanesi
Ernesto Milanesi
collaboratore

L’ Europa, da sempre, è made in Italy. Un’idea concepita nel 1941 a Ventotene: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, confinati dal fascismo sull’isola, scrivono Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto.Testo diffuso clandestinamente da Ursula Hirschmann e Ada Rossi. Nel 1944 Colorni cura i tre capitoli del Manifesto di Ventotene che diventa il punto di riferimento: «Gli spiriti sono già ora molto meglio disposti che in passato a una riorganizzazione federale dell’Europa. La dura esperienza ha aperto gli occhi anche a chi non voleva vedere e hafatto maturare molte circostanze favorevoli al nostro ideale». Immagina un’Europa federale con parlamento e governo sovrani anche sull’economia e sulla politica estera.

Scelta di campoÈ dal 1951 che l’Europa combacia con l’Italia. Con Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi dà vita, a Parigi, alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio. A Messina, nel giugno 1955, i sei ministri degli Esteri gettano le basi del mercato comune europeo. E il 25 marzo 1957, a Roma, si firmano i primi Trattati dell’integrazione europea: la Cee (Comunità economica europea) e la Comunità europea dell’energia atomica. Paese fondatore dell’Europa, l’Italia aderirà allo “spazio Shengen” nel 1997 e all’euro due anni dopo. Nell’estate 1958, a Stresa, nasce la politica agricola europea: dopo quattro anni scatta la libera circolazione dei prodotti agricoli. Più recentemente l’Italia occuperà due ruoli cruciali in Europa. Nel 2011 con Mario Draghi alla presidenza della Banca centrale europea e nel 2014 con Federica Mogherini come Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Infine, dal 2010 al 2017 è stato direttore generale dell’Olaf, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode, l’ex magistrato e deputato Giovanni Kessler.

Otto presidenti italianiIn origine, c’era l’Assemblea comune (1952-1958) con due italiani al vertice. Prima il leader democristiano Alcide De Gasperi, nel 1954 rilevato dal collega di partito Giuseppe Pella fino al 1956. Nel Parlamento europeo “designato” altritre italiani alla presidenza: Gaetano Martino (Pli) nel 1962-64, prima dei democristiani Mario Scelba (1969- 71) ed Emilio Colombo (1977-79). Nell’aula di Strasburgo eletta a suffragio universale l’Italia guadagna la presidenza con Giuseppe Pittella (interim nel 2014), Antonio Tajani (2017-19) e David Sassoli (2019-22).

Roma “capitale”L’Europa è nata a Roma nel 1957. E sempre nella capitale il 1° e 2 dicembre 1975 il Consiglio europeo si pronuncia a favore dell’elezione del Parlamento europeo a suffragio universale. Il 14 e 15 dicembre 1990 si tiene a Roma il summit dei Capi di Stato e di governo dell’Europa dei Dodici con due conferenze sull’Unione politica e monetaria. È l’avvio del processo che sfocia nel Trattato di Maastricht (7 febbraio 1992), l’atto di nascita dell’attuale Unione europea. Un altro passaggio cruciale, di nuovo a Roma: il 29 ottobre 2004 la cerimonia in eurovisione del Trattato che adotta la Costituzione per l’Europa. Il 18 giugno, sempre a Roma, viene varata dal Consiglio europeo con il presidente del Parlamento Josep Borrell Fontelles. La Costituzione viene firmata in autunno dai capi di Stato o di Governo dei 25 Paesi dell’Unione con i ministri degli Esteri. Bulgaria, Romania e Turchia (Paesi candidati) sottoscrivono solo l’Attofinale; la Croazia partecipa come osservatore. La cerimonia si tiene nella Sala degli Orazi e Curiazi di Palazzo dei Conservatori, la stessa in cui nel 1957 i sei Paesi fondatori firmarono i trattati fondativi. Il 25 marzo 2017 i vertici istituzionali dell’Europa tornano a Roma per celebrare i 60 anni della nascita dell’Europa.

Difesa e spese militariUn esercito europeo? Il tema riaffiora periodicamente. Dal 2007, sulla carta, esiste Eu Battlegroups con 1.500 militari mai operati in combattimento. L’ultima proposta è Eu Rapid Deployment Capacity, forza d’intervento rapido con 5 milauomini che sarebbe l’embrione dell’esercito Ue all’interno della strategia “non competitiva” con Usa e Nato. Intanto l’Europa investe nelle spese militari: 13 miliardi di euro previsti nel periodo 2021-27, ridotti a 8 miliardi di euro a causa della pandemia. Si chiama Edf (European Defence Fund) il fondo europeo per la difesa che nel 2022 ha già stanziato 900 milioni di euro per 61 dei 134 progetti inviati a Bruxelles: dall’intelligenza artificiale ai sistemi per intercettare i missili ipersonici fino alla sicurezza delle telecomunicazioni. L’Italia ha associato 156 fra aziende, start up,centri di ricerca: è seconda dietro la Francia nella gara europea. Sono cinque i progetti a guida italiana fra quelli finanziati. In particolare, l’idea di sviluppare sistemi di propulsione aerea per la sesta generazione di caccia militari. Vale 56 milioni di euro in quattro anni, con il coordinamento affidato ad Avio aero, l’azienda di Rivalta di Torino. Un progetto che coinvolge le università italiane: dal Consiglio nazionale della ricerca ai politecnici di Torino, Milano e Bari. Ci sono anche gli atenei e spicca il Bo.

Da Franco Malfatti a Romano Prodi

Al vertice del “Governo europeo” l’Italia ha avuto Romano Prodi: presidente della Commissione europea dal settembre 1999 fino al novembre 2004. Nella storia istituzionale c’è anche il precedente di Franco Maria Malfatti (dal 2 luglio1970 al 1° marzo 1972), quando fu perfezionato l’ingresso nelle Comunità europee di Regno Unito, Irlanda, Danimarca e Norvegia. Attualmente nella Commissione europea siede l’ex premier e ministro Paolo Gentiloni con la delegaall’economia. Nel Parlamento europeo l’Italia conta 76 deputati.

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