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L’IA è per l’uomo o l’uomo per l’IA?
Espressioni dell’umanità e dell’uomo, la tecnica e, in particolare, l’intelligenza artificiale (IA) ne condividono l’ambivalenza: possono essere farmaco e veleno. Tra potenzialità e rischi, sullo sfondo si affaccia la riformulazione della domanda evangelica: l’IA è stata fatta per l’uomo o l’uomo per l’IA? Ne abbiamo parlato con don Ferruccio Ceragioli, docente di Teologia fondamentale alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, intervenuto al convegno “Umanesimo artificiale. Sfide e opportunità nell’era dell’IA” organizzato dalla Facoltà teologica del Triveneto con il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova.