Una nuova scala per il campanile per rilanciare il turismo? A crederci è il Comune di Lusiana Conco, che ha finanziato un’opera, inaugurata lo scorso 11 ottobre, che mette assieme la necessità di porre in sicurezza l’accesso alla torre campanaria con la possibilità di offrire, a turisti e cittadini, un’opportunità in più.
«Qualche anno fa avevamo presentato una candidatura al bando “Borghi” del Pnrr – racconta Ronny Villanova, assessore ai Lavori pubblici e alle politiche del territorio del Comune di Lusiana Conco – che prevedeva vari interventi infrastrutturali e di natura promozionale per cercare di rivitalizzare il paese. Siamo stati uno dei 229 Comuni italiani selezionati. Tra gli interventi previsti c’era anche la riqualificazione del campanile, con l’obiettivo di renderlo visitabile: sia i residenti che i turisti chiedono spesso di poterci salire, come avviene per altri campanili e torri civiche. Da lassù si gode un bellissimo panorama sulla pianura, e nei giorni limpidi la vista spazia fino Venezia e all’Appennino. Non a caso Lusiana è chiamata il “balcone dell’Altopiano”».
Se dal campanile di Lusiana si gode una vista incomparabile, allo stesso modo esso è facilmente individuabile dalla pianura: è quindi un segno distintivo molto forte per il paese. Ed è dotato di una considerevole altezza: con la croce raggiunge i 68,8 metri, mentre la cella campanaria, il punto più alto ora visitabile, e a circa 32 metri. «L’intervento era comunque da fare – continua l’assessore Villanova – perché la scala era in cattive condizioni ed era pericoloso salirvi anche per la semplice manutenzione delle campane. L’intervento è consistito nella sostituzione di tutta la scala interna con una nuova, con parapetto, adeguata a ospitare visite in tutta sicurezza. Chi sale, oltre al panorama può vedere le campane storiche, ma anche godere della vista del nostro abitato da una prospettiva differente. Non è invece possibile al pubblico raggiungere la lanterna».
La scala è in legno di abete rosso, conta 142 gradini e 22 pianerottoli ed è stata progettata dall’ing. Matteo Trentin; a realizzarla è stata incaricata la ditta S.A.C.E. di Rosà. Il costo dell’intervento è stato di 250 mila euro. «Un campanile è come la cartolina di un paese – ricorda anche il parroco di Lusiana, don Sante Varotto – significa identità e amore per le proprie origini e radici. Le scale erano fatiscenti e la parrocchia non aveva fondi per mettervi mano, così è stata avviata una preziosa collaborazione con l’amministrazione comunale, sancita da una convenzione: per un ventennio, in cambio del lavoro, la parrocchia mette a disposizione l’uso della torre campanaria in funzione turistica. Le nostre cinque campane continueranno a suonare, e ora saranno visitabili e ancora più valorizzate. La più importante è la prima, che ha un peso di 12 quintali».