StorieDa poco in libreria la nuova collana "Agata allegra" di Maria Pia Morelli parla di inclusione, ambiente, resilienza... ai bambini per farli crescere consapevoli dei propri sogni.
«Se s’istruisce un bambino, si avrà un uomo istruito. Se s’istruisce una bambina, si avrà una famiglia, una comunità istruita». Per spiegare la nascita della nuova collana d’illustrati “Agata allegra”, da poco in libreria, fa sua una citazione del premio Nobel per la scienza Rita Levi Montalcini. Maria Pia Morelli vive a Bassano del Grappa, ma conserva profonde radici romagnole. I sei libri sono narrati e disegnati ad acquerello da Maria Pia stessa per parlare ai bambini di accoglienza, inclusione, resilienza, amore per la natura… con un linguaggio elegante e ricercato, perché anche la scelta accurata delle parole, l’indagine linguistica, fanno parte del modo di essere di questa donna che, prima di essere autrice, è imprenditrice da sempre.
Nel 1989 ha fondato con Paolo Serraiotto l’azienda di Borso del Grappa Decoratori bassanesi, di cui ha disegnato le prime collezioni. «A volte penso a tutta l’energia spesa dal mio maestro di violino per insegnarmi da bambina a suonare – racconta con ilarità – ma di stoffa proprio non ne avevo. Era l’uso della matita e dei colori, invece, che è sempre fluito con estrema facilità». Ha fatto parte del direttivo nazionale di Confindustria e, nel 2005, ha fondato con Bruno Benetti «che vuole conquistare il mondo, ma preservandone l’anima, anche nel lavoro» l’azienda di abbigliamento Agata allegra. A Villaverla, in provincia di Vicenza, con filati e tessuti pregiati e una lavorazione artigianale, produce abiti per bambini e adolescenti che s’ispirano a un’infanzia spensierata, capace di nutrire uno stile che faccia sognare anche da grandi. Perché si nasconde proprio qui la “filosofia” che alimenta Maria Pia: nelle cose belle che ci circondano.
«Se si crescono bambini a cui si dedicano tempo e relazioni, si crescono adulti migliori. Mi è sempre piaciuta la spontaneità dei bambini e la loro franchezza. Sono madre di un ragazzo, che oggi ha 29 anni e che come tutti i bambini maschi mi ha messo in contatto con un’infanzia e un’adolescenza intrise di vivacità, fisicità e sport. L’arrivo di mia “nipote” Agata, sorella di Massimiliano, ha scoperchiato invece un mondo fatto pure di simpatiche frivolezze. La collana di illustrati è nata dunque sull’onda dell’emozione per questa bambina che ha risvegliato mondi sopiti e legati alla mia stessa infanzia».
Un particolare non da poco è la scelta di abbinare al testo in italiano anche quello in inglese, scritto sempre da Maria Pia che “viaggia comoda” perché è laureata in lingue e che ha voluto introdurre la seconda lingua perché «i bambini si sentano sempre di più cittadini del mondo».
Nei sei volumi editi da Peruzzo editore Agata e la sorellina adottiva Allegra, arrivata dalla Cina, vanno insieme alla scoperta del mondo con una brigata di amici animali, un cane, un gatto, un coniglio e una civetta, inventando mille giochi e infinite possibilità creative di crescere e imparare. «In queste fiabe – continua l’autrice – ho voluto recuperare il valore del tempo trascorso, anche lentamente, con persone significative che possono sempre insegnare qualcosa ai bambini: i nonni, gli zii, gli amici… La maggior parte di noi ha avuto accanto qualcuno che, da piccolo, gli ha insegnato ad amare le cose belle e create con le proprie mani o la fantasia: la lettura condivisa, l’arte dell’uncinetto o della maglia, i piccoli lavoretti fatti in casa o in giardino, imparando a osservare e ad amare la natura, col suo ciclo lento, e a rispettarla in tutte le sue forme».
E in un’era fatta di corse pazze per riuscire a incastrare una quotidianità che sfugge sotto gli occhi, le semplici, ma raffinate storie di Agata e Allegra, che raccontano di una vacanza in campagna dai nonni (Agata allegra e il papavero azzurro) come di una gita a Venezia (Agata allegra e la gondola d’oro), riportano all’essenzialità di ciò che va condiviso con i bambini per crescerli felici.
