È la carità ad unire le proposte pensate per la sagra del Carmine a Monselice, in programma dall’11 al 16 luglio nel quartiere di Montericco. Con una quarantina di volontari impegnati nelle attività gastronomica e della pesca di beneficenza, i festeggiamenti saranno inaugurati da alcuni racconti missionari nelle prime due serate, alle ore 21. «Dopo aver ospitato lo scorso anno le testimonianze di due religiose, quest’anno proporremo on line quelle di don Mattia Bezze, fidei donum padovano in Amazzonia (11 luglio), e del vescovo in Sud Sudan Christian Carlassare (il 12) – spiega il vicario parrocchiale don Sebastiano Bertin – Questa occasione di conoscenza è emersa proprio dal pensiero di alcuni membri del consiglio pastorale e degli affari economici di interrogarci sempre sul fine delle nostre attività e di tenere a mente i poveri e le persone in difficoltà». Lo sguardo proprio a queste ultime sta per concretizzarsi nella parrocchia del Carmine con l’inaugurazione il 16 luglio – giornata caratterizzata anche dalla messa alle 18 e dalla processione in quartiere – del nuovo uso della canonica, destinata all’accoglienza dei bambini con leucemia in cura nel vicino ospedale di Schiavonia. «Attraverso la sagra cercheremo di sostenere i costi di rifacimento dello stabile disabitato che sarà poi utilizzabile nei prossimi mesi» precisa don Bertin. Un connubio di preghiera, attenzione e relazioni confermano quindi il forte legame tra gli abitanti della parrocchia del Carmine e la propria comunità testimoniato anche dall’apertura della chiesa in tutte le sere di festa per un momento di preghiera individuale e, dalla domenica al martedì, anche comunitario con la recita del Rosario alle 18. «La sagra è un appuntamento molto importante che non dimentica l’aspetto religioso, essendo il centro dei festeggiamenti proprio la processione, il 16 alle 18, e l’attenzione per le missioni» conclude don Bertin.