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Museo di geografia dell’Università di Padova. Il mondo in una guida
Il Museo di geografia dell’Università di Padova apre la mostra “Il mondo in mano” dedicata alle guide di viaggio. In esposizione volumi rari e di pregio
MosaicoIl Museo di geografia dell’Università di Padova apre la mostra “Il mondo in mano” dedicata alle guide di viaggio. In esposizione volumi rari e di pregio
Al Museo di geografia dell’università di Padova apre “Il mondo in mano”, una tra le pochissime mostre al mondo dedicate alle guide di viaggio. Le guide di viaggio non sono solo un oggetto di uso comune per chiunque viaggi, ma sono anche uno dei generi più antichi e popolari della cultura occidentale. La loro storia affonda le radici nell’antica Grecia e il loro successo editoriale continua a manifestarsi nelle librerie e sul web. Le guide sono però anche una zona grigia, scarsamente esplorata e apprezzata dagli studiosi, perché spesso ritenuta effimera e priva di valore culturale. La mostra allestita nel Museo di geografia è un’esposizione di guide di viaggio pubblicate dal 17° secolo ad oggi e fa luce e valorizza proprio questo ambito editoriale. Insieme alla mostra esce anche il volume degli autori Gian Paolo Chiari e Sara Dotto che porta lo stesso titolo della mostra, pubblicato da Cierre Editore all’interno della collana Mappamondi curata dal Museo di geografia. «Siamo orgogliosi di aver contribuito a realizzare la mostra e il volume – afferma Giada Peterle, responsabile scientifica del Museo di geografia – È un progetto di grande valore e originalità, capace di mettere in luce l’evoluzione di un genere che ha contribuito a costruire l’immaginario geografico del mondo. Che sia attraverso una più tradizionale guida cartacea, un’app o un sito web, da sempre amiamo viaggiare pensando di poter tenere il mondo in mano: eppure, raramente ci chiediamo chi ha costruito quel racconto per noi e, soprattutto, cosa ci nasconde, mentre ci accompagna tenendoci per mano». L’esposizione, curata da Gian Paolo Chiari e Sara Dotto, realizzata con la supervisione scientifica di Giada Peterle, Chiara Rabbiosi e Giovanni Donadelli del Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità, mette in mostra 40 guide di viaggio. Tra queste ci sono alcuni volumi di assoluto pregio e rarità, come Italy, in its Original Glory, Ruine and Revival di Franz Schott (1660), la prima guida del Touring Club Ciclistico Italiano (1895) e la prima Lonely Planet (1973). «La mostra è organizzata in tre sezioni: la prima è dedicata all’affermazione della guida di viaggio come manuale, con la costruzione di un’autorità impersonale e “oggettiva” che propone le conoscenze e gli strumenti utili a realizzare il viaggio, trasformato in progetto. La seconda affronta un elemento fondamentale della guida, l’itinerario, osservandolo in cinque fenomeni a scala territoriale crescente: la mostra/esposizione, la città, la nazione, il Grand tour e il viaggio in Oriente degli anni Settanta del ventesimo secolo – spiegano gli autori Gian Paolo Chiari e Sara Dotto – La terza ha come oggetto le guide ideate e prodotte da una comunità per suoi membri o per una collettività di persone terze, o infine che contribuiscono a creare una comunità, con particolare attenzione alle guide per migranti, persone Lgbtq+ e con disabilità». «Le guide di viaggio hanno un fascino straordinario – conclude Giovanni Donadelli, curatore del Museo di Geografia – non solo anticipano e supportano le nostre esplorazioni attraverso una pluralità di linguaggi, ma raccontano i luoghi offrendo testimonianze di grande interesse, anche decenni o addirittura secoli dopo la loro pubblicazione. Per favorire la più ampia diffusione del lavoro, oltre al volume pubblicato per Cierre Editore, il museo ospiterà un ricco programma di eventi che approfondiranno diversi aspetti legati alle guide di viaggio rivolgendosi a pubblici diversi». Il primo evento in programma è il 29 gennaio, ore 17 con “Racconti di viaggi: guide narrative per riscoprire la pluralità del mondo”. La mostra è aperta tutti i martedì e le domeniche pomeriggio. Info e programma: www.musei.unipd.it/ geografia/visite