Mosaico
Museo Diocesano. De Pieri narra il Natale
Al Museo diocesano fino al 26 febbraio sono esposte due tele di Giovanni Antonio De Pieri (Vicenza, 1671-1751) custodite nella chiesa dell’Immacolata
Al Museo diocesano fino al 26 febbraio sono esposte due tele di Giovanni Antonio De Pieri (Vicenza, 1671-1751) custodite nella chiesa dell’Immacolata
È il tema del dono al centro dell’iniziativa culturale del Museo diocesano di Padova in occasione del Natale conl’esposizione di due tele del pittore vissuto a cavallo del 1600 e del 1700 Giovanni Antonio De Pieri e oggi custodite nella chiesa dell’Immacolata in Padova. A Natale si compie il più grande dono di Dio all’umanità, la nascita di Gesù. E dono furono anche le due tele in questione, che nel Settecento il medico padovano Francesco Bruni affidò alle monache di Ognissanti. Dono, infine, è quello che la Diocesi di Padova e il suo museo vogliono offrire alla comunità con la condivisione di due beni del loro straordinario patrimonio culturale. “Il dono. Un artista del Settecento racconta il mistero del Natale” è il titolo della mostra che rimarrà aperta dal 22 dicembre al 26 febbraio e che è curata dal Museo diocesano, con la collaborazione del Dipartimento dei Beni culturali dell’Università degli Studi di Padova. In particolare, i testi sono di Chiara Bombardini, Emanuele Principi, Francesca Toso. Le opere raffigurano l’adorazione dei pastori e Gesù tra i dottori del tempio e vennero realizzate da De Pieri tra il 1716 e il 1717. Oggi sono conservate nella cappella invernale della chiesa cittadina dell’Immacolata. De Pieri, soprannominato “lo Zoppo” o “il Zotto”, nacque nel 1671 a Vicenza, città dove risiedette e lavorò per la quasi totalità della vita e dove morì nel 1751. Artista eclettico, attinse a una vastissima varietà di modelli, da Francesco Maffei a Luca Giordano, da Antonio Balestra a Giambattista Pittoni, reinterpretandone le suggestioni con un linguaggio originale, che gli fece acquisire grande popolarità nel panorama artistico del suo tempo. Le due tele vennero subito collocate dalle religiose di Ognissanti accanto a una deposizione di Cristo dello stesso De Pieri, lasciata loro in eredità dall’avvocato vicentino Giovanni Maria Bertolo. Nel complesso, queste opere padovane aggiungono un importante tassello per la conoscenza della prima produzione dell’artista, e attestano un legame diretto con la nostra città, per la quale De Pieri dipinse anche san Giuseppe e Gesù Bambino cheappaiono ai santi Francesco e Antonio per la chiesa di Santa Lucia. Il Museo diocesano di piazza Duomo è aperto dal 24 al 31 dicembre solo la mattina (dalle 10 alle 13) e rimane chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio. Il 26 dicembre e il 6 gennaio rimane aperto tutto il giorno (10-13 e 14-18). Da domenica 2 gennaio l’apertura è tutto il giorno. BigliettoMuseo e Palazzo vescovile: 6,00 euro (ridotto 5,00 euro per studenti fino ai 25 anni e soci Tci; previste gratuità per religiosi, persone con disabilità e accompagnatori, bambini fino a 6 anni). Biglietto unico Museo e Battistero: intero 11,00 euro (ridotto 9,00). Info: 049-8226159.
Come ormai da tradizione, il Comune di Padova apre gratuitamente alcuni siti museali in città per tutto il periodo delle feste. La gratuità è riservata ai residenti di città e provincia e agli studenti dell’Università di Padova e a quelli in Erasmus. La promozione riguarda i Musei civici agli Eremitani, Palazzo Zuckermann, Palazzo della Ragione e il Museodel Risorgimento al Pedrocchi. Sono esclusi la cappella degli Scrovegni e i luoghi che richiedono biglietto Siae. Il Consorzio di promozione turistica e il Comune di Padova offrono inoltre dieci giorni di visite guidate gratuite: le date ancora disponibili sono il 24, 30, 31 dicembre e il 6, 7, 8 gennaio. Prenotazioni online su padovaexperience.info e su turismopadova.it