Chiesa | Diocesi
Nella Chiesa di Padova con “Sinai” da due anni la Diocesi in prima linea contro gli abusi
A Padova il servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili esiste da due anni. Facciamo il punto.
A Padova il servizio per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili esiste da due anni. Facciamo il punto.
Ascolto, sostegno, prevenzione: è nato con questi obiettivi, a febbraio 2017, il Servizio di informazione e aiuto (Sinai) voluto dal vescovo Claudio, in seguito alla vicenda di don Andrea Contin, per affrontare situazioni di disagio personale e comunitario «derivante dal comportamento di presbiteri, religiosi e operatori pastorali – così, un mese dopo, viene spiegato il modus operandi al consiglio presbiterale – in violazione dei doveri del proprio stato e del proprio ufficio, in ambito morale e nella gestione dei beni temporali».
A due anni dall’attivazione del servizio sono pervenute 18 segnalazioni; nessun caso è stato di abuso sessuale sui minori. «Le circostanze – spiegano i quattro professionisti che fanno parte di Sinai, ciascuno con una competenza diversa: psicologica, educativa, civile e penale, canonica – hanno portato la Diocesi di Padova a lavorare su uno spettro ampio di abusi. Un’importante conferma ci è venuta da papa Francesco nel suo parlare di abusi sessuali, di potere e di coscienza su minori e adulti vulnerabili».
A chi segnala violazioni gravi, Sinai garantisce accoglienza, confronto e informazione. È garantita l’assoluta riservatezza, ma non vengono prese in considerazione informazioni anonime e generiche.
«Abbiamo osservato – spiegano i professionisti di Sinai – come il fatto di potersi rivolgere a qualcuno, sentirsi ascoltati e concordare i passi successivi ha spesso consentito una maggiore fiducia nell’istituzione e lo stemperarsi del dolore, della rabbia, della frustrazione. Auspichiamo che il servizio possa crescere, specie nella linea della prevenzione e della formazione, di cui sentiamo la carenza».
Il servizio si propone come sostegno a preti, diaconi, religiosi e operatori pastorali per la gestione di situazioni di disagio nelle comunità parrocchiali. Promuove, inoltre, un’azione di informazione e formazione in Diocesi riguardo alla questione degli abusi, rivolta soprattutto agli operatori pastorali.
Il 2019 ha segnato una notevole accelerazione da parte della Santa Sede sulla protezione dei minori. Oltre all’incontro di fine febbraio con le Conferenze episcopali del mondo e il Motu proprio Vos estis lux mundi del 7 maggio scorso, il 26 maggio papa Francesco ha reso noto anche il Motu proprio sullo stesso tema valido per la Curia romana e lo Stato della Città del Vaticano.