Chiesa | Mondo
“Non un dare ma una marea di ricevere gratuitamente”
Se dovessi ricordare la prima parola che ho pensato nel 2014 quando sono salito per la prima volta sul treno bianco sicuramente mi verrebbe in mente panico. Perché, per un ragazzo di 28 anni, salire su quel treno e vedere tutte quelle persone con disabilità è destabilizzante. Dico questo perché siamo stati abituati, purtroppo, a considerare e trattare la disabilità ai margini, una cosa quasi da non considerare o trattare con pietà o abilismo. Invece, viaggiando su quei vagoni, mi sono reso conto che la realtà era quella che mi si presentava davanti. Una realtà che per tanto tempo non ho avuto modo di conoscere e che ora improvvisamente volevo fare mia. Nel panico quindi ho deciso di affidarmi a Maria, visto che proprio da Lei stavo andando.