Padova Nella primavera del 2026 i servizi “sociali” delle Cucine popolari troveranno sede nell’ex canonica del Tempio della Pace, in restauro. È già partito l’intervento di ristrutturazione e consolidamento strutturale allo storico edificio che ospiterà uffici di segretariato sociale e ambulatori medici.
Marzo 2026: è la data prevista per l’entrata in funzione di alcuni servizi delle Cucine economiche popolari di Padova nell’ex casa canonica del Tempio della pace. La funzione d’uso dell’edificio è stata infatti mutata in “stazione di posta”, ovvero centro di servizio e di inclusione per le persone senza dimora (ma non solo). Il progetto, che prevede un restauro già avviato da poche settimane, è attuato da Fondazione Nervo Pasini, che ha ricevuto il fabbricato dalla parrocchia in virtù di una convenzione con il Comune di Padova, nell’ambito della procedura Pnrr. La canonica del Tempio della pace, sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza in quanto edificio di interesse storico culturale, fu progettata dall’ingegner Silvio Lion nel 1935; distrutta in parte da bombardamenti nel 1943, fu ripristinata dall’architetto Giuseppe Tombola negli anni in cui fu costruito anche l’attiguo centro parrocchiale. L’edificio è a due piani e in mattoni facciavista nelle facciate principali, in continuità con il prospetto del Tempio. L’intervento avviato prevede la generale riqualificazione dell’edificio, finalizzata a inserire servizi per l’integrazione sociale mantenendo la struttura architettonica originaria. Al piano terra vi saranno un “fermo posta” con un segretariato sociale e uffici per gli operatori; al primo piano, con ingresso indipendente, un poliambulatorio medico per visite e servizi diagnostici di base. I lavori intervengono sulla riqualificazione generale interna dell’edificio, per il miglioramento sismico e statico, il consolidamento strutturale a livello di muratura, fondazioni, solai lignei e copertura. Sono previsti il rifacimento degli impianti e l’accessibilità agli utenti con disabilità, anche grazie all’installazione di un ascensore.
Il costo totale è di 995 mila euro, di cui 910 mila finanziati con fondi Pnrr e 85 mila della Fondazione. Il responsabile unico del progetto è l’architetto Mauro Gugel; il progetto è del raggruppamento temporaneo tra gli architetti Adolfo Zanetti, Carlo Dario, Lorenzo Coccia, lo studio Mezzadringegneria srl e lo studio Climosfera srl. Il coordinamento per la sicurezza è affidato allo studio EsseTiEsse Ingegneria, i lavori sono affidati all’impresa Atheste Costruzioni srl.
In un secondo tempo sarà previsto il trasferimento anche delle Cucine “vere e proprie”, nei locali del centro parrocchiale che necessitano a loro volta di essere ristrutturati.