Mosaico
Padova, festa del Ringraziamento in Cattedrale nell’80° dalla fondazione Coldiretti
Nell’80° dalla fondazione Coldiretti festeggia in piazza Duomo la fine dell’anno agricolo con trattori e mercato agricolo
Nell’80° dalla fondazione Coldiretti festeggia in piazza Duomo la fine dell’anno agricolo con trattori e mercato agricolo
Un tempo una data fondamentale per i contadini era il giorno di san Martino, quando scadevano i contratti agricoli; oggi il mondo è cambiato ma è ancora importante trovare un momento per fermarsi, riflettere e ringraziare. Ne è convinta Coldiretti, che da 74 anni organizza nella seconda metà di novembre la Giornata del Ringraziamento (che nulla ha a che vedere con l’omonima festa americana). Quest’anno è ancora più significativa perché cade nell’80° anniversario dalla fondazione dell’organizzazione agricola, tanto che viene celebrata in Cattedrale a Padova. La giornata 2024 ha per titolo “La speranza per il domani: verso un’agricoltura più sostenibile”. «Il nostro Statuto nazionale, nel suo primo articolo – spiega Roberto Lorin, presidente di Coldiretti Padova – dichiara che “Coldiretti ispira la propria azione alla storia e ai principi della scuola cristiano-sociale”, ovvero alla Dottrina sociale della Chiesa. Per questo, e per ribadire la centralità dell’uomo e della natura nel progetto divino, ogni anno si organizza la Giornata del Ringraziamento al cui centro vi è la riconoscenza per i frutti della terra e l’annata agraria conclusa». Se la festa principale è quella organizzata a livello provinciale, in molte parrocchie vi sono celebrazioni con le delegazioni agricole locali e la benedizione dei mezzi di lavoro e dei beni della terra. «La giornata si ispira certamente alla ricorrenza di san Martino – continua Lorin – ed è anche oggi l’occasione per tracciare il bilancio dell’annata agraria. Che nel 2024 è stata difficile: si è passati dagli allagamenti primaverili alla siccità estiva, e poi di nuovo alle piogge copiose nel momento del raccolto autunnale. Questo non preclude dal ringraziare per quanto il terreno ci ha dato e sperare che il prossimo anno sia migliore». Per Coldiretti è anche il momento di rivivere un percorso lungo ottant’anni. «L’organizzazione – racconta Carlo Belotti, da pochi mesi direttore di Coldiretti Padova – nacque il 30 ottobre 1944, in piena guerra e nei territori appena liberati, grazie alla visione sindacale di Paolo Bonomi, per difendere i “coltivatori diretti” (da cui il nome), ovvero i contadini che finalmente passavano dal lavoro come mezzadri a quello autonomo dei terreni di proprietà. Il grande tema allora erano la riforma agraria, gli espropri dei latifondi e la redistribuzione dei terreni. Nel 2001 la legge detta “Orientamento” aprì il settore alla multifunzionalità: dai mercati di Campagna Amica alle fattorie didattiche, tutto nasce da lì. Oggi, visto anche il cambiamento climatico, il vero tema è quello della sostenibilità». Un tema che si declina in molti modi, ma che vede sempre al centro il lavoratore della terra e le sue scelte. «Anche quali piante coltivare – conclude Belotti – dalle varietà resistenti a quelle che richiedono meno acqua, sono scelte di sostenibilità. Serve però un sostegno al settore che aiuti gli agricoltori a compierle».