Non se la immaginavano così la prima uscita del Padova gli oltre seimila tifosi accorsi all’Euganeo per il turno preliminare di Coppa Italia contro il Vicenza. Una sconfitta per due a zero che non lascia spazio ad interpretazioni, ma anzi mette in guardia mister Andreoletti nell’apportare i giusti correttivi sia in fase di impostazione, sia in fase di recupero. Pur essendo calcio d’agosto, si tratta di una sveglia che può essere salutare, visto che fra quindici giorni, sabato 23 agosto alle 19, si debutterà in quel di Empoli, fresca di retrocessione dalla massima serie. Ma andiamo con ordine: in una serata calda sia per quel che riguarda il tifo dove gli sfottò l’hanno fatta da padrone, ma anche dal punto di vista climatico, il Padova è sceso in campo con il collaudato 3-5-2, con Fortin tra i pali, Belli, Pastina al posto di Delli Carri con le valigie destinazione Monza, Perrotta in difesa, a centrocampo Faedo sulla destra in una posizione non sua (Capelli squalificato), Fusi, Crisetig, Varas, e Ghiglione, tandem d’attacco affidato a Bortolussi e Seghetti (migliore in campo). Osservato speciale in tribuna Alejandro “Papu” Gomez, campione del mondo con l’Argentina, accolto dai tifosi con saluti e applausi. Il Vicenza? Stesso modulo con Gagno tra i pali, Cuomo, Leverbe, Sandon in difesa, Tribuzzi, Vitale, Carraro, Cavion, Caferri a centrocampo, Morra e l’ex Capello in attacco. Arbitro Dario Madonia sella sezione di Palermo. La partita parte subito in maniera difficoltosa per il Padova che fa fatica a trovare spunti mentre il possesso della palla è prettamente berico. Dopo un tiro di Capello parato facilmente da Fortin, e un tentativo maldestro di Varas dal limite al 12° del primo tempo arriva la doccia gelata per i tifosi biancoscudati: traversone di Vitale dalla sinistra e tacco di Capello che mette la palla sotto l’incrocio. 1 a 0. Al 23° squillo del Padova con Seghetti che con un diagonale respinto da Gagno, la palla finisce a Ghiglione che mette fuori di poco. Dopo due minuti il primo tempo si conclude 0 a 1.
Nel secondo tempo il Padova sostituisce Pastina, in evidente difficoltà, con Villa, ma arriva subito il raddoppio del Vicenza: conclusione dalla distanza di Carraro dopo un’uscita sbagliata dal Padova, e tap in di Caferri su evidente errore di Fortin. 2 a 0. Andreoletti effettua il secondo cambio con Baselli al posto di Crisetig, ma è il Vicenza a rendersi nuovamente pericoloso all’11 del secondo tempo con Morra che colpisce la palla di testa costringendo Fortin all’intervento. Allora Andreoletti decide di mischiare le carte: Buonaiuto al posto di Seghetti, fuori Fusi e Ghiglione e dentro Di Maggio e Barreca. La partita scorre fino ad arrivare all’ultimo tentativo con un tiro cross di Di Maggio a colpire la traversa. Lo confermerà anche Andreoletti nel post partita: una partita non degna del Padova, una squadra a tratti compassata e sulle gambe, con molti errori tecnici e di passaggio. L’assenza di Delli Carri in difesa si è sentita e sarà compito del direttore Mirabelli trovare un degno sostituto, (è in prova Filippo Sgarbi, ex Perugia, Ternana e Cosenza), oltre – a parere di chi scrive – un attaccante di categoria per la serie B. Molto probabilmente verrà organizzata un’amichevole per questa settimana in vista dell’inizio del campionato.
Un mese fa inoltre si era esclusa una cessione societaria, ma i principali quotidiani locali oggi (Mattino di Padova e Gazzettino) rilanciano entrambe una notizia che sarebbe incredibile: Joseph Oughourlian sarebbe interessato a cedere il 70% delle quote del Calcio Padova all’imprenditore argentino Marcelo Figoli. Marcelo Figoli è proprietario del Burgos in Spagna, e della Juventud de Las Piedras in Uruguay, operante nel settore dei media e di eventi culturali e di spettacolo con la società di sua proprietà Fenix. Sembra essere stato già raggiunto un accordo verbale e in attesa di una verifica dei libri contabili se l’affare andrà in porto probabilmente l’ufficialità potrebbe arrivare in ottobre, in occasione della scadenza del consiglio di amministrazione. Mercato e cambio di proprietà: il tifoso del Padova non può far altro che stare a guardare.