Fatti
La recente notizia della commissione sui conti, che di fatto ha bloccato il mercato della squadra di Andreoletti — imponendo che ogni entrata venga pareggiata da un’uscita e rendendo quindi il mercato praticamente a costo zero — fa presagire un possibile cambio di proprietà nel breve periodo, con Alessandro Banzato, a capo di Acciaierie Venete ed ex presidente del Petrarca Rugby, come figura in grado di sbloccare la situazione attraverso una ricapitalizzazione. Uno scenario che farebbe di fatto tramontare l’ipotesi argentina legata a Marcelo Figoli. Mentre questo quadro aggiunge ulteriore suspense sul futuro assetto societario — anche alla luce della certa uscita di Josep Oughurlian — non c’è però tempo per allentare la tensione: tra una fetta di panettone e un brindisi, nell’ultimo impegno del 2025 il Padova è atteso dalla difficile trasferta di Palermo, dove si prevede la cornice di oltre 30000 spettatori, contro una squadra con ambizioni di promozione in Serie A, e che riporta alla mente dei tifosi biancoscudati la finale play-off della stagione 2021/22, persa 1-0 dal Padova allora allenato da Massimo Oddo, ultimo scontro fra le due compagini.
IL CONFRONTO
La sfida del “Barbera” si presenta come uno dei banchi di prova più impegnativi per il Padova, alla luce dei numeri e del momento attraversato dalle due squadre. Il Palermo arriva all’appuntamento forte di una serie positiva di quattro gare senza sconfitte contro i biancoscudati in Serie BKT (tre vittorie e un pareggio) e potrebbe restare imbattuto per cinque confronti consecutivi contro i biancoscudati in cadetteria per la prima volta nella propria storia. Eppure, nella storia del confronto, il Padova ha spesso saputo farsi valere: soltanto contro Hellas Verona e Brescia i biancoscudati vantano più successi in Serie BKT che contro i rosanero, battuti 14 volte in 34 sfide complessive. Al “Barbera”, però, l’equilibrio è la cifra dominante: nelle ultime sette partite giocate in casa dei siciliani non si è mai ripetuto lo stesso risultato e, dopo l’1-1 dell’ultimo incrocio, un nuovo pareggio consecutivo rappresenterebbe un’assoluta novità. Il momento del Palermo resta comunque molto solido: tre vittorie casalinghe di fila senza subire gol (11-0 il parziale) e una striscia di cinque gare di campionato senza sconfitte, con 12 reti segnate, miglior attacco del periodo. I rosanero sono inoltre l’unica squadra del torneo a non aver ancora incassato gol nella prima mezz’ora di gioco e quella che ha segnato più reti al termine di lunghe manovre da almeno dieci passaggi. Dall’altra parte, il Padova arriva con fiducia lontano dall’Euganeo: due successi esterni consecutivi contro Pescara e Reggiana e la possibilità di centrare la terza vittoria fuori casa di fila, evento che manca dal 2012. A fare la differenza potrebbero anche i singoli: il momento straordinario di Joel Pohjanpalo, coinvolto in dieci gol da novembre, e la curiosità legata ad Antonio Barreca, che contro il Palermo ha segnato l’ultimo dei suoi gol in Serie BKT, tutti arrivati in trasferta. Numeri che raccontano una sfida apertissima, tra la solidità rosanero e l’entusiasmo di un Padova che, anche lontano da casa, sta imparando a credere nei propri mezzi.
LE PAROLE DELLA VIGILIA
Matteo Andreoletti presenta Palermo-Padova partendo dal contesto particolare: «È una settimana molto particolare perché, almeno dal punto di vista del sottoscritto, non siamo abituati a giocare le partite durante le feste: si respira un clima diverso, la settimana scorre in maniera differente». Ma il tecnico ribadisce subito la condizione del gruppo: «Ci arriviamo bene, ci arriviamo da un ottimo momento dal punto di vista dei risultati, siamo in una posizione di classifica anche molto buona». Proprio per questo, però, richiama tutti alla realtà della categoria: «Stiamo imparando che la Serie B non ti lascia scampo, non fa prigionieri. Dobbiamo assolutamente star sul pezzo a partire già dalla partita di domani, che è una partita con tantissime insidie». Sullo stato di salute della squadra chiarisce: «Niente di particolare: siamo più o meno gli stessi dell’altra volta, siamo al completo, sono i soliti problemi nostri… Lasagna non ha recuperato, Pastina, Bacci… per quanto riguarda gli altri siamo comunque in ottima condizione».
Il Barbera e il clima della serata, per Andreoletti, sono elementi che «si preparano da soli»: «La partita si prepara da sola. Probabilmente abbiamo giocato in tanti stadi belli, ma un contesto come quello che ci capiterà domani, con lo stadio praticamente esaurito e con il gemellaggio tra le tifoserie… ci sarà un clima molto collaborativo, una bellissima serata di sport». E insiste sul significato personale e collettivo della sfida: «È una bella partita che ci siamo guadagnati con tanto lavoro, sicuramente l’anno scorso, ma anche con tanti anni di sacrifici, di volontà. C’è voglia di andare a misurarsi in questi contesti con tanta determinazione e tanta carica, perché è una partita bella da giocare dove abbiamo anche noi le nostre carte da poterci giocare».

Ripensando al percorso che ha segnato il 2025, il tecnico individua un passaggio chiave: «Per il momento in cui siamo arrivati, la partita di Pescara è stata molto importante». Una vittoria arrivata dopo «due sconfitte» e in uno «scontro diretto», che Andreoletti definisce decisivo «non solo per i punti che ti danno, ma anche per quelli che tolgono all’avversario». Il confine era sottile: «Perdere quella partita avrebbe potuto significare entrare nelle sabbie mobili». Da qui la linea guida che accompagna il Padova: «Il nostro compito è cercare di stare il più possibile fuori da quella zona caldissima. Sarà complicato, perché la classifica è molto corta, ma questo è l’obiettivo».
Sul centrocampo, ammette che la scelta è il nodo principale della vigilia: «Qui ho un dubbio, devo essere sincero… forse il dubbio più grosso che ho questa settimana è legato alle scelte a centrocampo». Spiega che le opzioni sono aumentate: «Oggi siamo addirittura sei o sette, perché ci metto Baselli, che ha caratteristiche di personalità e di gestione della partita importantissime, ci metto Di Maggio… e rientra anche Jonathan Silva. Iniziamo a essere al completo: vuol dire avere alternative, vuol dire poter scegliere dall’inizio valutando sempre le armi in corso». Il ragionamento resta duplice: «Da una parte c’è la voglia di confermare l’ossatura che ci ha permesso di affrontare questo mini trend positivo, dall’altra cercare di abbinare le caratteristiche che spero possano impensierire maggiormente il Palermo: è una questione più strategica».
Sull’avversario evita letture superficiali: «La Serie B, soprattutto questa Serie B, sta dimostrando che non ci sono squadre materasso… c’è grande equilibrio, tutte le partite sono apertissime e anche il Palermo ogni tanto è rimasto scottato». Ma precisa: «Stiamo parlando di una grandissima squadra: ha avuto una mini flessione, poi un ottimo momento di ripresa e nelle ultime tre partite in casa non ha mai subito gol». Nonostante questo, rifiuta l’idea della gara “proibitiva”: «Non mi va di piangermi addosso… per noi non lo deve essere. Deve essere una partita in cui abbiamo voglia di andare a misurarci e di far vedere quelle che sono le nostre qualità». Anche di fronte alle assenze rosanero resta fedele alla propria linea: «Difficilmente mi attacco alle assenze… noi dobbiamo sempre mantenere la nostra caratteristica migliore: l’umiltà, il saper stare in campo dentro la partita». E chiarisce cosa significhi “fare la nostra partita”: «Non andare in maniera remissiva. Ci saranno momenti in cui bisogna soffrire alla grande, ma essere pronti a ripartire quando c’è l’opportunità e, quando abbiamo la palla, a giocare».
Ampio spazio anche alla scelta di allenarsi il 25 dicembre: «Da parte mia non c’era la smania di farlo… ho presentato la possibilità di non allenarci perché sono convinto che dopo cento e passa allenamenti non sia uno a cambiare le sorti della partita». La decisione è stata condivisa: «I ragazzi hanno mostrato grande maturità, hanno scelto liberamente di allenarsi perché vogliono giocarsi questa partita al massimo».
Sul possibile obiettivo play-off più volte menzionato dal Papu Gomez Andreoletti frena l’entusiasmo: «Il Papu è giusto che sia ambizioso, ma il mio ruolo mi impone di fare il pompiere. Non dobbiamo farci illudere: serve equilibrio, non solo tattico ma di mentalità». E conclude: «Per quello che rappresenta il Padova, per il budget e per il percorso, l’obiettivo giusto è la salvezza. Poi lascio sognare giocatori e tifosi, ma da allenatore ho la responsabilità di mantenere equilibrio nel mio gruppo».
Sul tema mercato, Andreoletti mantiene il focus sul campo: «In questo momento sono davvero molto concentrato sulle partite, che hanno già abbastanza insidie». E aggiunge con una punta di ironia: «Ho letto anche io della situazione del mercato a costo zero e mi è venuto da sorridere. Battute a parte, non è motivo di preoccupazione: so che abbiamo basi solide. Ora la mia preoccupazione assoluta è la partita di Palermo, poi per il mercato ci sarà tempo per ragionarci».
Infine, il pensiero ai tifosi: «Straordinari davvero… qualificano il nostro percorso. Quello che si sta creando in città è qualcosa di tangibile». La chiusura è una promessa: «Sarebbe un sogno dare ai nostri tifosi una soddisfazione. Sarà complicato, molto difficile, ma più di 400 persone da Padova a Palermo è già una grandissima vittoria».
LISTA CONVOCATI
PORTIERI: Fortin, Mouquet, Sorrentino
DIFENSORI: Barreca, Belli, Boi, Faedo, Ghiglione, Perrotta, Sgarbi, Villa
CENTROCAMPISTI: Baselli, Capelli, Crisetig, Harder, Fusi, Silva, Di Maggio, Varas
ATTACCANTI: Bortolussi, Buonaiuto, Gomez, Seghetti
Non Disponibili: Pastina, Bacci, Favale, Lasagna
PROBABILI FORMAZIONI (Stadio “Enzo Barbera”, Palermo, ore 17:15)
PALERMO (3-5-2): Joronen, Peda, Bani, Ceccaroni, Segre, Veroli, Ranocchia, Augello, Palumbo, Le Douraon, Pohjanpalo. All. Inzaghi
PADOVA (3-5-2): Sorrentino; Faedo, Sgarbi, Perrotta; Capelli, Varas, Crisetig, Fusi, Barreca; Gomez, Bortolussi. All. Andreoletti
Arbitro Marco Piccinini (sezione di Forlì). Assistenti: Miniutti e Galimberti. IV ufficiale: Pacella. Al Var ci sarà Giua della sezione di Olbia, Avar affidato a Prontera sezione di Bologna. (Diretta Tv DAZN, “La B Channel”)