MosaicoAl via i lavori di ristrutturazione dell’ex scuola elementare Rosmini, poi sede del Marchesi, nei pressi del santuario dell’Arcella. Sarà sede di servizi comunali, del Cpia, con spazi per associazioni
Era atteso, nell’ambito delle iniziative di riqualificazione del quartiere Arcella, il più popoloso di Padova con i suoi 40 mila abitanti, il recupero di un edificio centrale situato proprio nel cuore dell’area: l’ex scuola elementare Rosmini, poi sede del liceo Marchesi, da tempo chiusa, nel viale a pochi passi dal santuario antoniano. Ora sono finalmente al via i lavori che la porteranno a essere il centro civico che mancava nella zona.
L’intervento costerà circa 600 mila euro e i lavori dovrebbero terminare entro l’autunno. Al piano terra saranno ubicati i servizi sociali e l’anagrafe, attualmente ospitati in locali in affitto nella non lontana parrocchia di Santissima Trinità; al primo piano, invece, gli spazi saranno messi a disposizione di alcune associazioni attive nel quartiere. Il secondo piano permetterà infine di risolvere un annoso problema: vi troverà infatti sede il Cpia, il Centro provinciale per la formazione degli adulti, che attualmente utilizza le aule di una scuola primaria. Qui avrà una segreteria fissa e spazi per l’erogazione dei propri servizi. Non mancherà poi lo spazio per una sala civica.
A livello architettonico, la ristrutturazione lascerà sostanzialmente identico l’edificio, la cui facciata è vincolata dalla Soprintendenza, mentre vi saranno modifiche agli spazi interni. Saranno rispettati i criteri di sostenibilità energetica e ambientale e verranno eliminate tutte le barriere architettoniche, in modo da assicurare la piena accessibilità.
«Questo è un luogo molto importante per gli arcellani: molti hanno studiato in questa scuola – spiega il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Micalizzi – Qui ci saranno molti servizi ma soprattutto tanto spazio per le associazioni e la vita di quartiere che mancava e la cui necessità è molto sentita».
Anche la presidente della Consulta di quartiere, Etta Andreella, si è dichiarata molto contenta della prossima novità: «Con questi spazi a servizio dei nostri cittadini e delle associazioni questo edificio diventerà davvero il cuore del nostro quartiere».
Gli spazi a uso delle associazioni, anticipa l’assessore al sociale Marta Nalin, saranno affidati attraverso un percorso partecipativo, in ottica di condivisione e collaborazione. «Regole – ha concluso – che saranno scelte dall’amministrazione assieme ai cittadini che poi animeranno questi spazi, speriamo a tutte le ore del giorno».
