Fatti | Calcio Padova
Padova e Venezia, dal punto di vista storico, rappresentarono una delle rivalità più significative dell’area triveneta, una tensione che nel tempo sfociò anche in scontri sanguinosi. La cosiddetta «guerra dei confini», sviluppatasi tra il 1372 e il 1373, fu uno dei primi momenti di attrito, seguito da vari tentativi di ricomporre diplomaticamente le ostilità. Padova, allora governata dalla famiglia dei Da Carrara (i Carraresi) dal 1318 al 1405, finì tuttavia per soccombere: nella guerra iniziata nel 1404 e conclusa l’anno successivo, la città fu definitivamente assoggettata a Venezia.
Quella rivalità, nel tempo, si è trasferita sul piano sportivo e tornerà oggi al centro della scena con uno dei derby più sentiti e storici del Veneto, in programma alle 17.15 sul manto dell’Euganeo. La partita, tuttavia, si giocherà senza la presenza dei tifosi veneziani: in seguito alla decisione della prefettura e della questura di Padova, potranno accedere allo stadio solo i possessori della Calcio Padova Card e i non residenti nelle province di Venezia e Treviso muniti della Venezia FC Supporters Card, che abbiano acquistato i biglietti per il settore ospiti dell’Euganeo, online o presso i rivenditori autorizzati. La decisione è stata presa sia per la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso al Gran Teatro Geox per l’evento annuale di Medici con l’Africa Cuamm e accompagnato da un significativo dispositivo di sicurezza, sia per i recenti scontri tra tifosi biancoscudati e veneziani verificatisi lo scorso luglio in un autogrill dell’A27, episodi che hanno portato all’emissione di quindici Daspo.
Non è mancato il disappunto degli ultras biancoscudati che, con un comunicato, hanno espresso la loro contrarietà per l’assenza del «nemico» per eccellenza: «Quello che era un derby atteso si è infatti trasformato in un incontro qualsiasi», hanno scritto, aggiungendo: «Nei primi venti minuti non ci saranno pertanto bandiere, colori e tifo, bensì un assordante silenzio volto a far riflettere sullo scempio messo in atto. Invitiamo infine tutti i settori e le diverse frange del tifo a seguirci in questa significativa protesta». Anche Appartenenza Biancoscudata ha espresso la sua contrarietà, ribadendo l’assenza di tifo nei primi 20 minuti.
IL CONFRONTO
Sul campo, Padova e Venezia arrivano al derby con numeri che raccontano un equilibrio antico quanto la loro rivalità. Negli ultimi dieci incroci in Serie BKT non si è mai ripetuto lo stesso risultato: quattro pareggi, tre successi biancoscudati e tre lagunari, con il Venezia vittorioso nell’ultimo precedente del gennaio 2019. Gli arancioneroverdi inseguono un doppio colpo che in campionato manca addirittura dalla stagione 1965-66.
All’Euganeo, però, il Padova resta una tradizione ostica per i veneziani: in sedici sfide cadette i lagunari hanno ottenuto un solo successo (poi nove vittorie patavine e sei pareggi). Dopo l’1-0 del settembre 2018, i biancoscudati possono centrare due vittorie interne consecutive contro il Venezia per la prima volta dagli anni Quaranta e Sessanta.
La squadra di casa arriva dal ko con il Mantova e rischia di incassare due sconfitte di fila per la prima volta in questa stagione; non accadeva in Serie B dal 2019, mentre due stop senza segnare mancano addirittura dal 2014. Il Venezia, invece, ha perso solo tre gare su dodici in questo campionato, ma lontano dal Penzo non ha ancora trovato la vittoria: quattro pareggi e due sconfitte, striscia iniziale negativa che non si vedeva dal 2004-05.
Sotto il profilo del gioco aggressivo, entrambe brillano: Padova (due) e Venezia (tre) sono tra le squadre che hanno segnato più reti dopo recuperi offensivi, con i lagunari che guidano la Serie BKT per percentuale di trasformazione (27,3%).
Tra i protagonisti attesi, Filippo Sgarbi guida la retroguardia biancoscudata con il maggior numero di respinte difensive della categoria e ritrova un avversario speciale: segnò proprio al Venezia il suo primo gol in cadetteria nel 2020. Dall’altra parte, Kike Pérez vive un momento d’oro: coinvolto in almeno una marcatura nelle ultime tre gare, ha partecipato a cinque gol recenti — tanti quanti nelle precedenti 81 presenze tra Italia e Spagna — diventando il motore offensivo del Venezia.
LE PAROLE DELLA VIGILIA
Alla vigilia del derby con il Venezia, Matteo Andreoletti presenta una sfida che definisce «bellissima da affrontare», pur arrivandoci dopo due settimane particolari. «Affrontare due settimane dopo una sconfitta non è piacevole – ha spiegato – ma speriamo sia una carica in più, anche se un derby si carica da solo. Abbiamo avuto modo e tempo per recuperare energie, soprattutto mentali, perché dopo il filotto di tre partite avevamo bisogno di ricaricare le batterie».
Il nodo principale resta però quello degli infortuni. «Purtroppo qualcosa lasciamo sempre per strada. Stiamo cercando di recuperare Silva, Pastina, Di Maggio e Varas: domani non ci saranno. Nell’allenamento di ieri abbiamo perso anche Baselli e Lasagna: è un periodo non troppo fortunato. Baselli ha un problema alla caviglia, Lasagna un problemino muscolare. Dobbiamo andare avanti senza pensare a chi manca, ma con grande spirito pensare a chi è a disposizione».
Sul clima del derby, Andreoletti non nasconde amarezza per l’assenza dei tifosi ospiti e per la protesta dei primi venti minuti dei supporter biancoscudati. «Siamo dispiaciuti che non ci siano i tifosi del Venezia, perché queste partite sono belle anche – e soprattutto – per questo motivo. È un peccato non avere lo stadio pieno. Mi dispiace anche lo sciopero dei nostri tifosi, ma capisco la protesta. Ci accontentiamo del tutto esaurito dei nostri: avremo bisogno del loro sostegno».
Il tecnico riconosce che le due squadre arrivano da percorsi diversi, ma non vuole che questo diventi un alibi: «Siamo due squadre che fino a pochi mesi fa facevano categorie molto diverse, quindi i valori tecnici non possono essere gli stessi. Dovremo colmare il divario con le nostre caratteristiche, con la voglia di sacrificarsi, con ciò che un giocatore del Padova deve avere sempre. Sono sicuro che i ragazzi non tradiranno».
Sul tema identità e strategia, il mister precisa: «L’identità alle volte devi avere la forza di prendertela. Tu puoi pensare di dominare la partita, ma ci sono anche gli avversari, e sappiamo che domani sarà dura. Vogliamo giocarla con orgoglio e qualità, sapendo che ci saranno momenti difficili. Affrontiamo, secondo me, la squadra con più qualità del campionato: per me sono i grandi favoriti per la vittoria finale. Ho percepito la voglia della squadra di giocarla questa partita e credo avremo le qualità per non rendergli la vita facile».

Anche per questo, Andreoletti non prevede stravolgimenti tattici nonostante l’emergenza: «Dobbiamo alzare il livello di pericolosità offensiva, ma penso resteremo all’interno del nostro canovaccio di inizio stagione». L’attenzione inevitabilmente si sposta sul Papu Gómez: «Con la Juve Stabia, fosse stato bene, sarebbe partito dall’inizio. La situazione è cambiata: dobbiamo portarlo un po’ alla volta al minutaggio. Non credo partirà dall’inizio, ma chi porto in panchina è perché può dare una mano. Nella rifinitura stava molto bene. Dipendesse da me gli farei fare 90 minuti, ma bisogna capire le condizioni reali e come andrà la gara».
L’analisi del tecnico tocca anche la lunga serie di infortuni: «Alcuni riguardano giocatori che sapevamo potessero avere qualche fastidio, altri arrivano da periodi di inattività. Lo avevamo messo in conto. In molti casi è sfortuna».
Poi, il focus sugli avversari: «Il Venezia ha qualità sotto ogni punto di vista: tecnica, velocità, uno contro uno, verticalità, combinazioni veloci. Devi essere molto bravo a difenderti, ma non puoi farlo per 90 minuti. Non dobbiamo fare una partita di catenaccio: significherebbe consegnarci a loro. Dobbiamo essere bravi a soffrire e, dove possibile, a dominare la partita nei momenti favorevoli».
Il mister conferma anche di aver sentito il peso della partita in città: «Sì, l’ho percepito tanto. È da anni che non c’è questo derby e c’è grande voglia di giocarlo, di dimostrare che all’Euganeo non è facile per nessuno. Il loro livello è più alto del nostro, ma vogliamo vendere cara la pelle».
Sul possibile utilizzo del Papu, Andreoletti chiarisce ulteriormente: «Vogliamo avvicinarlo il più possibile alla porta perché ha qualità balistiche e di rifinitura straordinarie, ma dobbiamo capire come se la caverà spalle alla porta: non l’ha mai fatto. Non so se possa essere una seconda punta, forse solo in certi momenti della partita. Potrebbe anche essere protagonista nella manovra come trequartista o mezzala offensiva. Se dovesse giocare qualche metro dietro, servirà ancora più spirito di sacrificio da parte di tutti».
Infine, una riflessione più ampia sul gioco offensivo: «Non penso che negli ultimi 30 metri debbano pensarci solo i giocatori. Anche io devo creare combinazioni e soluzioni per arrivarci. È chiaro che più la qualità tecnica è alta, più diventa facile. Sono convinto che il Papu sia il giocatore con più abilità in questo senso e che possa farci fare un salto di qualità».
LISTA CONVOCATI
PORTIERI: Fortin, Mouquet, Sorrentino
DIFENSORI: Belli, Boi, Barreca, Faedo, Favale, Ghiglione, Perrotta, Sgarbi, Villa
CENTROCAMPISTI: Capelli, Crisetig, Fusi, Harder, Tumiatti
ATTACCANTI: Bortolussi, Buonaiuto, Seghetti, Gomez
Non Disponibili: Baselli, Pastina, Bacci, Silva, Varas, Di Maggio, Lasagna
LE PROBABILI FORMAZIONI (Stadio “Euganeo”, Padova, ore 17:15)
PADOVA (3-5-2): Fortin; Belli, Sgarbi, Perrotta; Capelli, Fusi, Crisetig, Harder, Barreca; Buonaiuto Bortolussi. All. Andreoletti
VENEZIA (3-5-2): Stankovic; Franjic, Schingtienne, Svoboda; Hainaut, Doumbia, Perez, Busio, Haps; Yeboah, Adorante. All. Stroppa
Arbitro Fabio Maresca (sezione di Napoli). Assistenti: Cortese e Santarossa. IV ufficiale: Calzavara. Al Var ci sarà Maggioni sezione di Lecco, Avar affidato a Paganessi sezione di Bergamo. (Diretta Tv DAZN, “La B Channel”)