Fatti
Il ritorno all’Euganeo è coinciso con un pareggio agguantato in zona Cesarini, che dimostra il carattere della squadra e la volontà di ribadire che il Padova, in questa categoria, ci vuole rimanere. E questo nonostante di fronte ci fosse un Cesena a tratti pericoloso e con ambizioni di classifica opposte a quelle dei biancoscudati.
In un pomeriggio soleggiato il Padova scende in campo con l’ormai consueto 3-5-2, con alcune variazioni di uomini rispetto alle previsioni della vigilia: Sorrentino confermato tra i pali; in difesa Faedo, fresco di laurea, come braccetto di destra; Villa braccetto di sinistra al posto dello squalificato Perrotta; Sgarbi centrale a dirigere il reparto. A centrocampo Crisetig in cabina di regia con Fusi e Harder ai suoi fianchi; sulla fascia destra Ghiglione, con Capelli che parte dalla panchina; Barreca confermato a sinistra. In attacco il tandem Bortolussi (ex di turno) e Buonaiuto, preferito a Seghetti.
Il Cesena risponde con Klinsmann, Castagnetti, Shpendi, Bastoni, Ciervo, Ciofi, Zaro, Mangraviti, Olivieri, Francesconi e Frabotta.
LA CRONACA
Dopo un minuto di silenzio in memoria di Nicola Pietrangeli e il ricordo di Mario Merighi, tifoso storico biancoscudato scomparso in settimana, la partita inizia in sostanziale equilibrio. La prima occasione è degli ospiti con Shpendi all’8’, che riceve un cross dalla destra e calcia di prima, mandando però alto. Al 13’ calcio d’angolo per il Padova: Buonaiuto serve in area Bortolussi, che di testa non inquadra la porta.
Cinque minuti più tardi è ancora Bortolussi che, in girata dal limite, calcia di poco alto. Non passa nemmeno un minuto e il Cesena ha la chance del vantaggio: tiro ravvicinato di Olivieri, Sorrentino respinge, la palla arriva a Ciervo che di destro colpisce il palo, con il pallone che poi finisce tra le braccia del portiere biancoscudato.
Al 24’ ancora Cesena con un cross di Ciervo e colpo di testa di Olivieri alto. Al 42’ ottimo recupero difensivo di Sgarbi — uno dei migliori nella prima frazione — che, in chiusura su un’azione pericolosa, guadagna un fallo mostrando grande prontezza.
Dopo un minuto di recupero, il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti.

La ripresa si apre con la sostituzione di Capelli al posto di Harder. Anche nel secondo tempo regna l’equilibrio, con il Cesena che costruisce la prima occasione: Francesconi prova la conclusione, ma la palla finisce alta.
Al 56’ ancora gli ospiti: Olivieri prova il tiro e Villa, in scivolata, ne attutisce la potenza, permettendo a Sorrentino una parata agevole.
Al 58’ sostituzione nel Padova: Buonaiuto lascia spazio al Papu Gomez.
Al 66’ brivido per i biancoscudati: su un cross dalla destra Blesa colpisce al volo, ma spara alto da buona posizione.
Al 68’ il Padova impegna la retroguardia del Cesena: dopo una buona azione da destra a sinistra Capelli mette in mezzo, Barreca calcia di sinistro, la palla viene deviata ed è facile preda del portiere.
Al 75’ la doccia fredda per gli oltre seimila presenti all’Euganeo: palla persa a centrocampo dal Padova, ripartenza del Cesena con Adamo — entrato al 72’ al posto di Frabotta — che calcia di destro un tiro a giro sotto l’incrocio.
Andreoletti prova a dare ulteriori energie ai suoi sostituendo Ghiglione e Barreca con Favale e Seghetti.
All’86’ arriva la possibile svolta del match: dopo un’azione confusa in area, con una doppia occasione per il Padova e con Klinsmann sempre attento, la palla arriva a Fusi che viene atterrato da Adamo. L’arbitro assegna il rigore.
Ma interviene il VAR — che la settimana scorsa era stato favorevole ai biancoscudati — e revoca il penalty, ammonendo Fusi per simulazione. Una decisione che poteva essere la mazzata finale sulle speranze della squadra di Andreoletti.
Invece, nei sei minuti di recupero decretati, arriva l’inaspettato: al 93’ cross dalla distanza di Crisetig, Varas (entrato all’84’ al posto di Villa) anticipa tutti e di testa insacca, facendo esplodere l’Euganeo e sancendo così il meritato pareggio.
LE PAROLE POST PARTITA
Nel dopo-gara Andreoletti non nasconde la soddisfazione per un punto che pesa: «È un gol troppo importante per questa partita perché è un punto bellissimo, un punto d’oro per come è arrivato». Il tecnico biancoscudato sottolinea la qualità dell’avversario: «Sapevamo dei valori importanti… è una squadra che ha delle qualità ben chiare, che se ha campo aperto ti spezza in due, ti spacca in due perché ha giocatori con motori straordinari». Eppure il Padova è rimasto dentro la partita con maturità: «Ripeto, un punto che vale assolutamente la vittoria». L’allenatore si sofferma anche sull’atteggiamento dei suoi: «Andiamo avanti con la continuità di atteggiamento… questi ragazzi mi stupiscono ogni giorno per quanto spingono», ricordando come l’equilibrio resti imprescindibile: «Non possiamo prescindere dall’equilibrio tattico».
Protagonista del gol del pareggio è Varas, che rivendica la paternità della deviazione decisiva: «Sì, non l’ho toccata proprio in pieno, però l’ho sfiorata». Un gol dal peso enorme, come conferma lui stesso: «L’importante era fare gol e quindi punto importante, importantissimo». Tornato in campo dopo lo stop, il centrocampista esprime anche la propria soddisfazione personale: «Oggi è stato un rientro e sono soddisfatto perché comunque ero tranquillo, non ho sentito nulla… mi sentivo bene».

A chiudere il quadro è Crisetig, autore dell’assist da cui nasce l’azione del pari: «Era un peccato non raccogliere nulla… siamo veramente contenti per questo». Il regista biancoscudato elogia la mentalità collettiva: «Siamo tutti quanti che in allenamento… andiamo ovviamente a 300 all’ora» e analizza la prestazione: «Abbiamo mosso bene palla, siamo stati bravi, aggressivi, recuperato palle alte». Per questo, ribadisce, il pari in extremis è tutt’altro che casuale: «La strada è questa, sappiamo che dobbiamo continuare così».