Poncia, comunità orgogliosa della sua chiesetta, la Madonna della Salute

Da venerdì 21 a martedì 25 agosto si svolge l’annuale sagra organizzata presso la chiesetta della Madonna della Salute, simbolo della piccola contrada di Poncia, posta in comune di Curtarolo ma sotto la cura della parrocchia di Santa Maria di Non. La contrada conta un centinaio di famiglie: da decenni la sagra è stata anticipata in agosto per facilitare la partecipazione agli emigranti che ogni anno tornano al paese.

Redazione

Una contrada orgogliosa della propria lunga storia e della sua cappella, ricostruita nel secondo Novecento ma di antica origine, si ritrova a fine agosto a fare festa. È Poncia, località di Curtarolo e della parrocchia di Santa Maria di Non lungo la provinciale 46, la cui sagra si svolge da venerdì 21 a martedì 25 agosto. Al centro della festa vi è la Madonna della Salute, con la chiesetta a lei dedicata e dalla storia travagliata.

All’origine vi era probabilmente una cappellina annessa alla villa dei conti Bozza da Non, una famiglia di origine medievale di cui è nota la rivalità con i Da Carburo narrata dal cronista del secolo XIV Giovanni Bozza da Non. Dove il “Non”, che richiama quello del paese, indicava la posizione geografica presso il «nonum», cippo miliare romano lungo la strada proveniente da Padova (così come Tavo sta per Octavum). Si ricorda anche che nella villa dei Bozza da Non nel ’500 soleva soggiornare il celebre umanista Pietro Bembo.

La cappellina conservava una venerata immagine della Madonna della Salute, di notevole pregio artistico, purtroppo trafugata nel 1955. Nel frattempo villa e cappellina erano state da tempo demolite e al loro posto era stato eretto un capitello al quale la gente del posto era particolarmente legata anche perché vi erano stati attribuiti diversi eventi miracolosi. Abbattuto a sua volta nel 1961 durante lavori di rifacimento stradale, il capitello fu sostituito dall’attuale cappellina di via Argine i cui lavori iniziarono il 21 novembre 1974, ricorrenza della titolare, e terminarono un anno dopo. La tradizione di festeggiare la Vergine è antica, quindi, in questa contrada di un centinaio di famiglie, che si prende cura della chiesetta e della sua custodia; da decenni la vera e propria sagra è stata invece spostata alla fine di agosto per facilitare l’incontro con le famiglie degli emigrati che tornano a casa per le vacanze.

«Per le persone di questa zona della parrocchia è il segno della devozione a Maria che unisce tutti attorno al tempietto, presso il quale sono cresciute intere generazioni da secoli. Un intenso lavoro di preparazione riesce a offrire serate per tutti, nel sano divertimento ma anche con celebrazioni di fede che vedono unite le persone nella valorizzazione dei valori umani e cristiani», spiega il parroco, don Loris Zamarco. E a testimoniare la diffusione della devozione mariana in queste zone viene spontaneo ricordare il vero e proprio santuario della vicina località di Tessara, afferente alla medesima parrocchia.

Ad aprire i festeggiamenti a Poncia è in ogni serata un momento spirituale: le messe precedute dalla preghiera del rosario si tengono da venerdì 21 a domenica 23 alle ore 19, mentre lunedì 24 e martedì 25 vi sarà la sola recita del rosario. Il momento più atteso è però la celebrazione del sabato, alle 19, alla quale da tre anni segue la solenne processione in onore della Beata Vergine della Salute. I momenti religiosi inaugurano le serate che continuano con l’apertura dello stand gastronomico, le serate danzanti alle ore 21, i giochi per i bambini e le estrazioni di omaggi culinari in chiusura di giornata. La sagra è organizzata da un apposito comitato parrocchiale in collaborazione con la pro loco e il comune di Curtarolo.

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