Chiesa | Presepi
Presepe a Pontelongo. In ventimila a bocca aperta
Attesissimo il presepe vivente della Bassa: tutta la gioia della natività
Attesissimo il presepe vivente della Bassa: tutta la gioia della natività
Edizione numero 16, oltre 2.500 metri quadrati di superficie occupata, quasi 200 i figuranti in costume di scena (bambini, genitori e nonni), una trentina gli animali che vi prendono parte e 20 mila il numero dei visitatori che l’anno scorso sono giunti per ammirare la rappresentazione vivente della Natività e non solo.
Questi sono i numeri del presepe vivente di Pontelongo, numeri che nel 2001 quando tutto è iniziato da un gruppo di genitori dei bambini della scuola Galvan in collaborazione con le suore nessuno avrebbe mai pensato di raggiungere. Era una piccola rappresentazione all’interno dei locali della scuola e ora invece viene realizzato attorno alla chiesa parrocchiale e nella parte esterna dell’istituto scolastico.
Sempre ispirato alla tradizione di san Francesco d’Assisi, che nel 1223 a Greggio realizzò la prima rappresentazione vivente della Natività, il presepe a Pontelongo si ripropone di suscitare curiosità, emozione, stupore, gioia e condivisione nell’assistere personalmente al momento della Natività.
Accompagnato dalle musiche di Natale cantate dal vivo e dal suono della cornamusa, il percorso, rinnovato come ogni anno, accoglie una ventina di quadri viventi che attraverso una ricostruzione di alcuni ambienti arabi, conducono alla rappresentazione di mestieri, figure e ambienti tratti dall’iconografia tradizionale, scene di vita popolare quali il fabbro, i pastori, le lavandaie, i mugnai, le fioraie, le donne che lavorano al tombolo e i mercanti di spezie che animano il mercato povero, centro della città.Superato il mercato si giunge al momento culminante della nascita di Gesù in una ambientazione che ricorda la tradizione popolare veneta.
I costumi, gli arredi e le scenografie, tutto realizzato a mano con materiali di recupero declinano in maniera originale le caratteristiche dell’epoca di Gesù, intrecciate alle nostre tradizioni popolari.Costumi, arredi e scenografie declinano tecniche e materiali delle epoche rappresentate. Le macchine e i manufatti sono costruiti con materiali poveri come legno, ferro, paglia e malta.Il presepe apre i battenti la notte di Natale dalla mezzanotte.
Sarà visitabile tutti i giorni festivi dalle 15 alle 18 (dalle 16 il giorno di Natale e il primo dell’anno).
Il 6 gennaio infine la rappresentazione si completa con l’arrivo dei re magi.
Elisa Santinato