Quaresima: nel silenzio solitario si fa sentire il desiderio

Nuotiamo in un superfluo che ci fagocita ed ottunde. Nella banalità delle proposte che si dicono artistiche e artistiche non sono perché l’arte è apertura all’infinito che conduce a bramare l’Infinito e non un carapace chiuso su se stesso stracolmo di denaro. Una buona scossa, se guardiamo alla luce del Risorto, potremmo provarla. Una scossa interiore che sappia comprendere lo stato d’animo e il dramma di chi si ritrova ai piedi delle macerie della propria casa e della propria famiglia sepolta dai massi. Solo il Risorto può incidere nei famosi quaranta giorni, la gioia del percorso che ci rende trasparenti e non schiavi di nullità e di banalità. A noi la scelta: infischiarcene oppure giocarci nella conversione, guardando a Lui