Idee
«Queste minacce e violenze sono inaccettabili, atteggiamenti da condannare che la sindaca ha fatto bene a denunciare pubblicamente: il coraggio e la “schiena dritta” dimostrati da Chiara Buson sono un esempio per tutti gli amministratori che vogliono lavorare in maniera libera ogni giorno e un forte messaggio per tutti coloro che pensano di potersi interfacciare con le istituzioni a suon di pressioni, minacce e violenze continue». La dichiarazione arriva da Avviso Pubblico, rete di enti locali che si impegna per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, per voce del coordinatore regionale veneto Paolo Galeano. Secondo il 15° rapporto di inizio luglio dell’associazione, Amministratori sotto tiro, da quindici anni si registra un’intimidazione al giorno contro amministratori pubblici: dal 2010 al 2024 sono stati censiti 5.716 atti intimidatori, di minaccia o violenza contro sindaci, assessori, consiglieri comunali, dipendenti e funzionari di enti locali. La fotografia del 2024 con 328 episodi censiti nell’anno, mostra un aumento del 4 per cento rispetto al 2023. La minaccia si fa più feroce nei piccoli Comuni: il 52 per cento degli episodi del 2024 si è verificato in enti sotto i ventimila abitanti. Sono poi le Regioni storicamente segnate dalla presenza mafiosa – Sicilia in testa con 51 casi, poi Calabria (43), Campania e Puglia (41 ciascuna) – a concentrare oltre la metà degli atti censiti nei 15 anni. Ma la minaccia si estende anche al Centro-Nord, con il Veneto in testa (23 casi), seguito da Lazio (21) e Lombardia (19). Attenzione alla provincia di Padova che da “sola” raccoglie il 56 per cento delle intimidazioni su tutto il territorio regionale.