Residenza per anziani. Tornano le limitazioni alle visite dei familiari

Ritornano, nelle residenze per anziani, le limitazioni alle visite dei familiari degli ospiti per evitare il pericolo di contagio. Alla residenza Santa Chiara, una delle Rsa della Civitas Vitae Angelo Ferro, la direzione ha comunicato questa decisione ai parenti dopo i tamponi rapidi eseguiti sui lavoratori, che hanno imposto un ulteriore accertamento. Visite sospese, per precauzione, anche alla struttura della Fondazione Oic di via Nazareth e per i familiari degli ospiti della Fondazione Santa Tecla di Este.

Redazione

«In questi giorni – esordisce una lettera che la direzione della residenza Santa Chiara ha scritto ai familiari degli ospiti – sono stati eseguiti tamponi rapidi di controllo a ospiti e lavoratori e sono emerse delle sospette positività di alcuni lavoratori, per le quali si stanno facendo i dovuti accertamenti. Negativi invece, finora, tutti gli ospiti». Nel rispetto della procedura, e in accordo con l’Ulss6, la residenza ha quindi limitato l’accesso sia dei familiari che degli addetti ai servizi considerati non indispensabili, come ad esempio parrucchiera o pedicure, garantendo tuttavia la prosecuzione dell’attività di assistenza o di emergenza.

«Fino a nuove indicazioni le visite sono temporaneamente sospese e sarà attivato con la necessaria frequenza il servizio di videochiamata, in modo tale da poter mantenere i contatti con i cari ospiti in modalità alternativa».

La struttura assicura inoltre la continuità dell’assistenza attraverso tutte le varie figure professionali necessarie per mantenere la gestione della quotidianità degli ospiti che, per tutti gli altri aspetti, rimane inalterata.

La Fondazione ha anche promosso una ricerca sulla percezione del servizio durante il primo periodo di emergenza Covid, in preparazione delle azioni per le prossime settimane. In questo ambito, si è lavorato anche «per migliorare l’organizzazione delle videochiamate e del servizio “C’è posta per te” – dice una nota della struttura – nella profonda convinzione che il mantenere le relazioni tra ospiti e familiari sia per tutti una priorità assoluta ed un importante elemento della qualità di vita, sempre però senza mai mettere a repentaglio la sicurezza».

Anche la Fondazione Santa Tecla ha deciso di limitare l’accesso di parenti e visitatori. «Questo – precisa una lettera inviata dal direttore Francesco Facci ai parenti degli ospiti – è quanto prevede il Dpcm del presidente del consiglio Giuseppe Conte del 24 ottobre. Nel rispetto della norma, Fondazione Santa Tecla sospende in linea generale, le visite alle anziane e agli anziani accolti. Unica eccezione, i casi di stretta necessità della visita ai fini del mantenimento dello stato di salute complessivo dell’anziano o dell’anziana».

Nella lettera, il direttore di dice consapevole della fatica di stare lontano dai propri familiari.

«Purtroppo però – aggiunge – ora tutti siamo a rischio, e le persone fragili lo sono ancora di più. Non a caso, le regole per le visite di quest’ultimo dpcm sono le stesse che il governo aveva messo durante il lockdown di marzo».

La Fondazione garantisce infine la massima attenzione alla sicurezza sanitaria, «sia per continuare a offrire agli anziani stimoli, occasioni e progetti educativi: per far vivere loro giornate serene, anche se inevitabilmente un po’ meno di prima, proprio come meno sereni lo siamo tutti».

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