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Rubano, rientrati tutti i minori ucraini
Durante gli abbracci di martedì 2 agosto si sono ripromessi di rivedersi prestissimo, questa volta a Leopoli, nella loro casa.
FattiDurante gli abbracci di martedì 2 agosto si sono ripromessi di rivedersi prestissimo, questa volta a Leopoli, nella loro casa.
E così la promessa è stata mantenuta. Giovedì 11 agosto alle 8.15 è partito il secondo pullman direzione Ucraina per riportare indietro gli ultimi sette ragazzi accolti nel Seminario minore di Padova a Rubano, dopo che il Tribunale per i minorenni di Venezia, con il nullaosta dei tutori assegnati in Italia, ha firmato i relativi decreti di rimpatrio. Il gruppo si ricongiunge così con gli altri 42 tra ragazze e ragazzi ucraini “salpati” all’inizio del mese e che hanno già avuto modo ditoccare con mano la situazione in Ucraina, al di là del confine. Nel primo viaggio, assieme ai ragazzi degli orfanotrofi, c’era anche Silvano Zaramella della cooperativa La Vigna che ha potuto constatare come Leopoli stia vivendo una situazione di assoluta normalità e non si ha percezione del conflitto in atto se non per la presenza di sfollati interni e delle varie associazioni internazionali che, ai confini tra Polonia e Ucraina, in modo egregio e molto ben organizzato, stanno offrendo aiuto, informazioni e accoglienza a chi ne ha bisogno. L’11 agosto, a salutare i ragazzi con un caloroso augurio di buon viaggio e l’auspicio di rincontrarsi quando tutto sarà alle spalle, c’erano Sabrina Doni, sindaco di Rubano, don Antonio Oriente in rappresentanza del Seminario e della Diocesi assieme a Lorenzo Rampon, direttore di Caritas diocesana, che ha supportato in questi mesi la gestione in collaborazione con i servizi sociali del Comune; Marco Toson, console onorario d’Ucraina e alcuni rappresentati dalla cooperativa La Vigna e dell’associazione Lisolachenoncè di Teolo, che aveva accompagnato i ragazzi in Italia. I giovanissimi erano arrivati a Padova il 1° marzo, in questi cinque mesi hanno trovato ospitalità e alloggio nelle stanze dell’ormai ex Seminario minore.
“La casa dei folletti”, il micronido di Montegrotto Terme, sarà riqualificato dal punto di vista strutturale, con particolare attenzione antisismica, grazie ai 577 mila euro che il Comune ha ottenuto partecipando a uno dei bandi del Pnrr. Sulla scuola Don Milani, chiusa per criticità strutturali, sono in corso analisi per la riqualificazione e lʼampliamento.