Saletto e Terraglione. Campi estivi seguendo la figura di Giuseppe
Dalla Bibbia alle esperienze di cammino e servizio: 177 tra ragazzi e animatori hanno vissuto settimane intense tra montagna, mare, Gorizia e Torino, riscoprendo la forza attuale della storia di Giuseppe
La figura di Giuseppe, venduto dai fratelli e dato in schiavitù, è stato il tema conduttore dei i campi estivi delle parrocchie di Saletto e Terraglione di Vigodarzere. «Spesso andiamo a cercare, o inventare, storie straordinarie lontano dal nostro quotidiano, mentre invece le abbiamo a portata di mano – spiega il parroco don Alessandro Pedron – La Bibbia è un grande libro di storie che ancora ci stupisce proprio perché ha tanto da raccontare, anche ai giovani». La conferma della sua attualità arriva direttamente dai ragazzi. Dopo aver letto la storia di Giuseppe i partecipanti l’hanno fatta propria. Un faccia a faccia con quel coetaneo, diventato poi viceré d’Egitto e che davvero non smise mai di sognare, le cui parole saranno restituite alla comunità in un opuscolo a metà settembre. «La scelta di un percorso dentro le storie e i personaggi biblici – prosegue don Alessandro – è partita ancora prima del mio arrivo nelle due parrocchie. L’obiettivo è accompagnare i ragazzi ad affrontare e riflettere insieme su macro tematiche ogni anno diverse, una proposta preparata e condivisa da tante persone che operano in parrocchia, a partire dagli animatori». I partecipanti sono stati 177 tra ragazzi, animatori, cuochi e altro personale. Quattro gli itinerari proposti: «Settanta bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado sono stati a Faller di Sovramonte; per i 14enni il percorso è per la prima volta itinerante: una ventina di ragazzi hanno raggiunto Rosolina in bici dove hanno piantato le tende, mentre quelli di terza e quarta superiore hanno conosciuto la realtà del Sermig di Torino, approfondendo i temi del dialogo e della pace». Tra le “strade” percorse anche il Cammino goriziano. «I ragazzi di prima e seconda superiore sono andati a piedi da Aquileia, cuore della cristianità, a Gorizia, crocevia di culture e Capitale della cultura con Nova Gorica. Un percorso nella cristianità, ma anche nelle ferite delle guerre di ieri, fino a Mirenski Grad in Slovenia, centro spirituale curato da tre comunità impegnate ad aiutare giovani, bambini, famiglie in difficoltà senzatetto».